Roma - Michele Vietti è il nuovo vicepresidente del Csm. L’ex presidente vicario dell’Udc alla Camera è stato eletto stamattina a Palazzo dei Marescialli. Presente il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha presieduto la seduta, ma che, come di consueto, non ha votato. Vietti ha avuto 24 voti su 26 votanti. Due le schede bianche. Vietti, che succede a Mancino, è già stato per una consigliatura membro del plenum di palazzo dei Marescialli. E, nel prcedente governo Berlusconi, era sottosegretario alla Giustizia.
"Rigore e prestigio" L’esigenza di "riguadagnare prestigio e consenso del nostro organo, scosso anche dai recenti scandali" sulla P3, è stata auspicata dal neo vicepresidente del Csm nel suo discorso di insediamento dinanzi al capo dello Stato. Vietti ha quindi ribadito la necessità di recuperare "rigore e serietà" anche all’interno di Palazzo dei Marescialli. L’auspicio espresso da Vietti è quello di "liberarci da astratte contrapposizioni polemiche tra politica e giustizia, avendo di mira l’efficienza del funzionamento della giustizia con particolare riguardo alla durata dei processi. Mi impegno perché la funzione giurisdizionale sia al riparo da recriminazioni e scontri con la politica, in un corretto equilibrio costituzionale". Vietti, nel ringraziare anche chi non lo ha votato (due sono state le schede bianche), ha fatto comunque notare che l’ampia convergenza sul suo nome nasce dalla volontà di dare un "segnale" che conferisca "a questa investitura autorevolezza e forza nei rapporti interni ed esterni al Csm".
Il messaggio di Napolitano Il Consiglio superiore della magistratura deve "affrontare con obiettività e concretezza anche le questioni più complesse che di volta in volta gli saranno sottoposte così da pervenire a soluzioni adeguate attraverso un confronto sereno non inficiato da rigide contrapposizioni". È l’auspicio che il presidente della Repubblica ha espresso al termine dell’elezione di Vietti come vicepresidente del Csm.
Collaborare con il Guardasigilli Napolitano ha espresso "vivo compiacimento" a Vietti sostenendo che "il significato e il valore dell’esito di questa votazione (Vietti ha ottenuto 24 voti su 26) non sfugga a nessuno" e che "si tratti di un buon auspicio per l’inizio del lavoro". Napolitano rivolge delle raccomandazioni al nuovo plenum del Csm che si è appena insediato. Prima di tutto, spiega il capo dello Stato, "raccomando il più stretto e leale rapporto di collaborazione con il ministro della Giustizia". Napolitano raccomanda anche "un conferimento degli incarichi tempestivo che non si presti alle ricorrenti polemiche sul condizionamento di visioni correntizie". E chiede anche che si rivolga "uno sguardo attento agli aspetti organizzativi della giustizia escludendo che si debba richiedere tutto a modifiche normative o a nuove risorse finanziarie".
Presidente di tutti "Con la sua elezione lei è divenuto il presidente di tutti" ha detto ancora Napolitano rivolgendosi a Vietti eletto praticamente all’unanimità dal plenum: 24 voti a favore e due schede bianche. "Ciascun componente del Consiglio - ha proseguito Napolitano rivolgendosi sempre a Vietti - potrà sentirsi da lei rappresentato, ascoltato e garantito nell’esercizio delle sue funzioni.
Alla sua competenza e saggezza - è ancora l’invito del presidente della Repubblica al nuovo eletto - è demandato il compito di armonizzare le diverse, libere voci e di stabilire con il capo dello Stato un valido raccordo istituzionale. Sono certo - ha concluso - che al pari del suo predecessore, il senatore Nicola Mancino, saprà prestarmi prezioso e costante ausilio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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