Morto Paolo Taggi, ideatore di alcuni dei più grandi format televisivi

È scomparso a 65 anni, per complicanze dovute al Covid, Paolo Taggi, amatissimo autore televisivo. A lui si devono programmi di grande successo come Buona Domenica e La Talpa

Morto Paolo Taggi, ideatore di alcuni dei più grandi format televisivi

La tv italiana è in lutto. È scomparso per complicazioni dovute al Covid lo scrittore e autore tv Paolo Taggi. Era ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma dall’inizio di gennaio. Fu uno degli autori più prolifici della tv. Nato a Novara nel 1956, aveva cominciato a lavorare prestissimo. A a 19 anni, nel 1975, aveva fondato l’emittente di Novara Tbn. Grande amante e conoscitore della tv italiana, Taggi era un autore dalla grandissima esperienza. Sempre dietro la fila era però lui il cuore delle trasmissioni più amate e seguite dagli italiani.

Tanti sono i programmi e i format che ha firmato. Da Io confesso a Il Grande Talk, da Stranamore a Turisti per caso. Ma ancora Dove ti porta il cuore, La Talpa e Vuoi ballare con me? La sua la Domenica in 1992-93 (condotta da Toto Cutugno e Alba Parietti) e Buona domenica della stagione successiva (Gabriella Carlucci e Gerry Scotti) furono successi eclatanti, che in molti hanno tentato di ripetere senza grande successo.

È stato anche direttore creativo di Endemol Italia e dell’area teorica della Scuola Autori Rai. L’insegnamento un’altra sua grande passione. Tra le tante docenze: all'Università Cattolica di Milano e Brescia, all'Università dell'Aquila. Era stato membro del comitato scientifico del Master di Scrittura Televisiva promosso dall'Area Studi Culturali dell'Università La Sapienza di Roma e da Sat 2000 per l'anno accademico 2003/2004, ha tenuto corsi e seminari presso il PoliDesign, l'Istituto Universitario di Lingue Moderne Iulm di Milano, l'Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli, la Fondazione Perseus, l'Università di Roma Tre, il DAMS di Torino e il Cisa di Locarno.

Grande amante della scrittura, a lui si devono molti libri, che raccontavano principalmente il suo lavoro. Un grande desiderio, di passare la sua esperienza alle giovani generazioni, ma anche quello di mostrare l’altra parte della tv, quella dalla costruzione, lontana dai lustrini del video. Per un pugno di libri scritto con Andrea Salerno, Morfologia dei format televisivi, La Tv nell'era del Grande Fratello del 2000, Andare al cinema tra le pagine dei romanzi del 2002​ Le idee, le tecniche, i programmi del 2003, Come si fabbricano i programmi di successo, nel 2007, sono solo alcuni dei volumi che portano la sua firma.

Tra i suoi ultimi lavori un documentario che aveva realizzato con la tv svizzera, con la quale stava collaborando per gli 80 anni di Mina, trasmesso poi

a settembre a Rai 5. Tanti i messaggi di cordoglio da parte del mondo dello spettacolo, per quello che veniva definito in grande professionista e un uomo estremamente garbato e preparato, che mancherà moltissimo a tutti.

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