"La Caduta" miracolosa che rialza il romanzo

Nel libro d'esordio di Giovanni Cocco s'intersecano generi letterari, storie personali e storia recente. Il punto di riferimento? La Bibbia

"La Caduta" miracolosa che rialza il romanzo

Nel Terzo Millennio esiste una sorta di minimo comun denominatore planetario che si impone a tutti, fatto di relazioni sentimentali labili, di automobili troppo veloci, di fabbriche che chiudono. Di un'agorafobia che trasforma gli stadi, la metropolitana e le piazze affollate in realtà minacciose. E soprattutto di una natura che dopo un paio di secoli in cui sembrava che l'uomo avesse definitivamente avuto la meglio su di lei, prende di nuovo il sopravvento.
Nel folgorante romanzo d'esordio di Giovanni Cocco, La Caduta (Nutrimenti, pagg. 223, euro 16), questa precarietà cosmica si rivela in luoghi completamente diversi: la Spagna impegnata a festeggiare il capodanno del 2000, la Francia delle banlieues in fiamme, la New Orleans travolta nel 2005 dall'uragano Katrina. E poi Berlino, oppure la Pianura padana dalla quale è meglio fuggire, assicura un ingegnere finito a lavorare in un call center, perché «l'Italia non è un paese per giovani». Eventi minimi e «privati» che sono affiancati ad eventi planetari, come l'elezione di papa Ratzinger o il recente crollo dell'economia greca.
Presentato dall'autore come un esperimento nel romanzo postmoderno (ma siamo lontani dall'euforico Thomas Pynchon, così amato dagli scrittori italiani), composto da storie intrecciate con grande virtuosismo, La Caduta è un capolavoro nel senso stretto del termine, il capo d'opera con cui l'artigiano dimostra di aver terminato con successo un proficuo apprendistato. Cocco padroneggia alla perfezione gli stili narrativi più diversi: mobilita il racconto d'azione per descrivere una caccia all'uomo sull'autostrada Napoli-Salerno; approfitta di un perfetto monologo alla Molly Bloom quando vuole trasmettere le fantasie erotiche della moglie di un importante avvocato inglese; ha persino il coraggio di citare con disinvoltura i moduli del romanzo d'appendice.
Ciò che è notevole, tuttavia, è che si riesca a passare da un genere all'altro senza il minimo strappo desultorio grazie a una cornice, descritta nell'appendice, che lascia senza fiato chiunque sia convinto che ogni romanzo, in fondo, è la cosa più semplice del mondo: una fiaba per adulti. La storiografia delle Annales, i cicli pittorici di alcuni artisti del Rinascimento (Mantegna, Foppa) e soprattutto la Bibbia raddoppiano le vicende narrate e le situano in un diverso ordine di eventi. Solo apparentemente assistiamo ad alcuni preludi catastrofici: la notte in cui un uomo, rinchiusosi in una stanza d'albergo, riceve la visita di un ragazzo che dichiara di essere suo figlio; la corsa verso il pronto soccorso di una ragazza di colore incinta resa ingestibile dal marito, che oscilla fra il complesso di persecuzione e l'arroganza vittimistica; l'inseguimento con cui una donna magistrato cerca di mettere le mani sulla prova definitiva con cui incastrare un avvocato corrotto.
In realtà, siamo di fronte a una serie di epifanie che trovano il loro senso nei versetti del Pentateuco o in quelli dell'Apocalisse. Qualcuno dirà che si tratta di un caso di iperdeterminazione, e che le vicende narrate, per stare in piedi, possono fare a meno di griglie simboliche tanto impegnative. Ma non è detto che sia così: l'impressione, al contrario, è che Cocco abbia scritto un romanzo i cui capitoli, scanditi da pertinenti versetti della Bibbia, prospettano una Caduta, cioè una cacciata dall'Eden, nel futuro, con una sorta di capovolgimento virgiliano.
Le sorprese, peraltro, non finiscono qui: Cocco, che vive oggi sulle rive del lago di Como e tiene a rimarcare tanto la sua distanza dalle bande letterarie che scorrazzano nel Belpaese, tanto il profondo legame con la cattolicità lombarda di un Testori o di un Pontiggia, ha avuto una vita travagliata. Esistenzialmente bloccato per anni da un processo penale per diffamazione dal quale è uscito assolto da poco, dopo stagioni di precariato (durante i quali si è dedicato ai lavori più vari) ha fretta di recuperare il tempo perduto. Per cominciare, La Caduta è soltanto il primo volume di un'opera composta da quattro parti, che compariranno nei prossimi anni. Cocco sta per laurearsi in Storia. E come se tutto ciò non bastasse, c'è in vista la pubblicazione di un altro romanzo, estraneo al ciclo apocalittico, dedicato agli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale; uscirà per i tipi di un grande editore, e i diritti di traduzione sono già stati acquistati da mezza Europa.
Insomma, siamo di fronte a un autore che esordisce con un romanzo notevole, e che promette molto. Del resto, non è la prima volta che qualcuno ha voglia di rimettersi in gioco, dopo la caduta.


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