Lo scrittore mantovano sorvola l'Europa con il poeta di Recanati. Parlando di politica, morale e letteratura

Lo scrittore mantovano sorvola l'Europa con il poeta di Recanati. Parlando di politica, morale e letteratura
Nel 1934 Mihail Sebastian terminò di scrivere il romanzo Da duemila anni, evocante la mancata integrazione degli ebrei nell'Europa dell'Est
Iniziato nel 1956, uscì nel febbraio '75. Da Omero alla Bibbia in giù, è un tuffo nel mare della letteratura
Costellato da lampi di buona prosa e con più di un tratto autobiografico, tanto per confermare l'ipotesi che l'autofiction non è un genere letterario, ma un gradiente, visto che se ne riscontrano le tracce ovunque, Malbianco è il romanzo di un freudismo esploso
Autobiografia scottante e provocatoria smagliata in un caleidoscopio di esperienze di volta in volta avventurose, patetiche, eroiche
Se si ripercorrono le ultime ore di Stefan Zweig, Cesare Pavese o Sarah Kane si scopre immancabilmente qualcosa di incongruo che agita e forse rovina il quadro, ma che restituisce al suicida la sua umanità
Il romanzo racconta con ironia le vicissitudini di un bestseller anonimo. E il destino di editor e lettori
Valorizzò la Voce e il Futurismo. Invocò il "cordone sanitario" contro la Rusconi di Cattabiani
Il demone scelto "nell'età più tenera" scongiura il rischio "di potersi svegliare una mattina e trovare il mondo brillante, tirato a lucido, senza traccia di dolore, con le strade ripulite dalla sofferenza"