Iacopo Barison, angosce giovanili ma fiabesche

In letteratura c'è una terra di nessuno, una striscia di confine che divide i capolavori dalle boiate pazzesche. Spesso, su quella sottile striscia, troviamo libri che vengono scritti pensando a un pubblico di adolescenti. La freschezza di una scrittura rivolta ai teenager potrà sembrare a qualcuno una salutare novità, ad altri una fastidiosa intrusione. E dunque: chi dice capolavoro e chi dice boiata pazzesca. Prendiamo il romanzo Stalin + Bianca (Tunué) di Iacopo Barison, il tipico libro che, sottoposto al giudizio di dieci lettori forti, ne troverebbe quattro pronti a sostenerlo come opera molto promettente, tre che lo definirebbero geniale e tre lo liquiderebbero come l'ennesimo libro di angoscia adolescenziale.

Stalin + Bianca si ambienta in un mondo simile al nostro, soltanto più deteriorato, leggermente fuori dal tempo. Niente di esagerato, solo alcuni dettagli surreali che ci comunicano che non stiamo leggendo un racconto realista. In questo mondo brullo e appestato, tra ex-ricchi, nullafacenti cronici e mamme con il triplo lavoro, vivono la loro esistenza Stalin, diciotto anni, e Bianca, forse sedici (non si dice mai). Stalin è orfano di padre, vittima di scatti d'ira, aspirante regista. Bianca è cieca, appartiene a una dimensione ultraterrena e lascia dietro di sé un inequivocabile sentore di oppiaceo. Stalin non sta bene in casa, la madre vedova si è risposata con uno che si è bruciato il cervello nei rave degli anni '90 e adesso vende polizze. Preferisce trascorrere il tempo in compagnia di Jean, il vecchio custode di un campo da calcio. Con Bianca sembra amore, ma i due non si baciano: parlano, si rassicurano, girano intorno all'argomento e l'argomento non è l'amore, ma la morte. Preso da un momento di rabbia, Stalin combina due grossi guai, uno con il patrigno e uno con Jean, ed è costretto a scappare lontano. Decide che non può partire da solo e rapisce Bianca, la porta con sé sui treni che si trascinano verso la Capitale.

Da lì il libro compie un'immersione in un mondo narrativo diverso, quasi fiabesco, con sapori alla Bret Easton Ellis (soprattutto Lunar Park e Imperial Bedrooms ), Cormac McCarthy, Wes Anderson, Terry Gilliam. Che cosa succederà ancora? Molto.

Bianca + Stalin è un libro avventuroso nonostante la studiata catatonia dei personaggi, per cui non stupisce affatto la notizia che presto diventerà un film.

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