Leonardo Da Vinci era ambidestro: scriveva e dipingeva sia con la mano sinistra che con la mano destra. È uno dei risultati delle analisi effettuate dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze sul Paesaggio, noto come "8P", dal numero di inventario con cui è esposto agli Uffizi. Non solo. C'è un'altra scoperta legata a quello che è ritenuto il primo disegno noto dell'artista, datato 5 agosto 1473: un paesaggio nascosto.
Dall'esame effettuato con le radiazioni infrarossi, sono emerse due differenti stesure del paesaggio, sia sul fronte, che sul retro della tela, dove sono presenti due paesaggi, uno sovrapposto all'altro, completamente diverse da quelle note. Il paesaggio inedito mostra un corso d'acqua, le cui rive sono collegate da un ponte e sulla sinistra si notano rocce aguzze e frastagliate. Il disegno venne fatto usando il nerofumo, tecnica che gli studiosi attribuivano a un periodo successivo dell'artista. Sempre sul retro, sono state individuate anche numerosi schizzi: un fiore stilizzato e alcuni motivi geometrici.
Il disegno ha rivelato anche alcune tracce misteriose, solamente incise, con uno stilo cieco, cioè senza inchistro: alcune tracce sono identificabili e raffigurano un cavallo e una catena montuosa. Il tutto farebbe pensare che il foglio non fosse destinato a un uso nobile, ma fosse utilizzato per fare prove e schizzi.
Per portare alla luce i misteri del "Paesaggio" di Leonardo Da Vinci, sono stati necessari una serie di esami, sempre non invasivi, e
tecnologie a infrarossi molto avanzate, in grado di acquisire 32 bande cromatiche diverse. È stato usato anche un sistema di raggi X a fluorescenza, oltre alle osservazioni effettuate al microscopio e alle tecniche informatiche.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.