Nuove e importanti scoperte emergono dal sottosuolo di Pompei, tesori inestimabili che impreziosiscono l’area degli scavi, visitata da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. A venire alla luce è un terzo cavallo, con ricca bardatura militare, nella stalla di Civita Giuliana.
Gli scavi sono ripresi lo scorso mese di marzo, quando sono stati scoperti una serie di ambienti di servizio di una grande villa suburbana conservatasi in maniera eccezionale: all'interno erano stati trovati diversi reperti come anfore, utensili da cucina, parte di un letto in legno di cui è stato possibile realizzare il calco. Tra gli ambienti emersi, anche una stalla, in cui era stato possibile realizzare il calco di un cavallo di razza.
Le operazioni condotte dagli archeologi in questi giorni hanno riportato in superficie integralmente l'ambiente e hanno individuato la parte restante del secondo cavallo e un terzo, questo con i resti di una ricca bardatura di tipo militare. Uno giaceva riverso sul fianco destro, con il cranio ripiegato sulla zampa anteriore sinistra: presumibilmente legato alla mangiatoia, non era riuscito a divincolarsi. L'altro invece era sul fianco sinistro, e sotto la mandibola conserva il morso in ferro.
Ritrovati, nel corso degli scavi, anche cinque reperti di bronzo.
Sulle coste della gabbia toracica del cavallo, fortemente danneggiate, sono stati individuati quattro reperti in legno di conifera rivestiti di lamina bronzea di forma semilunata; un quinto oggetto, sempre in bronzo, è stato recuperato sotto il ventre, in prossimità degli arti anteriori, formato da tre ganci con rivetti collegati da un anello a un disco.
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