«Una grande e bella Cadillac senza motore». Con queste gelide parole Stephen King descrisse l'impressione che aveva fatto su di lui la visione del film Shining di Stanley Kubrick. E tutt'ora non sembra avere cambiato opinione in proposito, dato che nella postfazione a Doctor Sleep (Sperling&Kupfer, pagg. 528, euro 19,90) ribadisce di non capire perché la gente continui, per motivi a lui ignoti, a considerarla una pellicola terrorizzante. Ed è coraggioso che a 26 anni di distanza dalla pubblicazione del romanzo Shining (che nella prima versione italiana venne intitolato Una splendida festa di morte e che ritorna ora disponibile in edizione Bompiani nella traduzione di Adriana Dell'Orto) lo scrittore abbia deciso di scriverne un sequel.
Il libro è uscito lo scorso settembre negli States e in Italia approderà nelle librerie dopodomani. Si tratta di una storia fortemente voluta dai lettori, visto che Doctor Sleep è nato su richiesta esplicita di un fan di King il quale durante una presentazione gli chiese se sapesse che fine avesse fatto il piccolo Danny Torrance. King ha cercato così di dare una risposta a quella domanda che per lui è diventata sempre più insistente. «L'autore di Doctor Sleep - spiega King - è parecchio diverso dall'alcolista pieno di buone intenzioni che ha scritto Shining, ma entrambi sono interessati a una sola cosa: raccontare una storia formidabile. Mi sono divertito a ripescare Danny e a seguire le sue avventure». E possiamo assicurarvi che questo divertimento si sente davvero, tanto che il romanzo non solo è all'altezza del precedente ma anzi, per certi versi lo supera in intensità emotiva. Shining nasceva come un grande omaggio al genere delle ghost-stories. Per l'occasione era l'intero albergo, il leggendario Overlook Hotel, a essere infestato. Doctor Sleep è invece imperniato su temi forti come il perdono, la disintossicazione dall'alcolismo, la sofferenza e la malattia che spesso l'internamento ospedaliero rende insopportabile.
In questa storia Danny Torrance deve vedersela con tanti spettri di diverso tipo. Primo fra tutti quello invisibile di suo padre. Danny infatti subirà lo stesso obnubilamento che colpì Jack Torrance. Per cancellare o almeno sopire le voci dei fantasmi che continuano a visitarlo, Danny deciderà da adulto di sprofondare nell'inferno dell'alcool uscendone solo grazie al supporto psicologico degli Alcolisti Anonimi. E quando, una volta ripulito, rientrerà a ricoprire un ruolo non da diseredato nella società, farà la scelta coraggiosa di diventare inserviente in una casa di ricovero per anziani. I lettori scopriranno così che a Rivington House si aggirano meschini personaggi come l'infermiere Fred Carling che ama seviziare i pazienti, mentre Danny aiuta invece i ricoverati con il suo shine, la sua aura, cercando di ridurre le loro sofferenze. Diventerà la loro guida per attraversare serenamente la soglia della morte. Li farà addormentare con il sorriso sulle labbra e proprio per questo meriterà il soprannome di Doctor Sleep (Dottor Sonno).
Stephen King non ha smarrito il suo magico dono di spaventare e inquietare e questo nuovo libro lo ribadisce, fin da quando ci viene mostrata la disperata lotta fra un giovanissimo Danny e i fantasmi dell'Overlook Hotel. Quei mostri non sono morti nel finale incendio dell'albergo. In particolare, la putrescente inquilina della stanza 217 si ripresenta nel bagno di casa Torrance per tormentare Danny e sua madre Wendy. Sarà l'anziano cuoco Dick Halloran a spiegare a Danny come può costruirsi una speciale scatola interiore di protezione dagli spettri: un luogo capace di proteggere il suo animo e il suo spirito da qualsiasi aggressione. Halloran è chiaro fin dall'inizio con il suo piccolo amico: i fantasmi, soprattutto quelli malvagi, sono difficili da combattere e bisogna imparare ad affrontarli soprattutto quando assumono il volto di persone a noi familiari. Danny, divenuto adulto e superata la fase da alcolista, farà tesoro degli insegnamenti del suo maestro, soprattutto quando affronterà i membri del Vero Nodo, una terribile setta che si muove in camper sulle strade d'America nutrendosi di sofferenza e dolore e che ha la missione di eliminare dalla terra tutte le persone che come Danny hanno il dono della «luccicanza». La lotta che scaturirà fra il Bene e il Male non potrà che lasciare più di una vittima lungo il percorso e solo la giovanissima Abra Stone riuscirà ad aiutare Torrance nella sua battaglia, grazie alle sue capacità di entrare in contatto telepatico con lui.
Finendo la lettura del romanzo potrebbe sorgere spontaneo notare quanto questa storia sia lontana mille miglia da una pellicola come Shining di Stanley Kubrick. E non possiamo che dare ragione a Stephen King quando sostiene che questa è l'unica «vera storia della famiglia Torrance», capace allo stesso tempo di sorprendere e spaventare i suoi fedeli lettori.
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