Cuore, Albaro e Foce cavie d’Italia

Cuore, Albaro e Foce cavie d’Italia

Il primo screening è andato così bene che la Regione ha deciso di raddoppiarlo. Dopo l’esperimento su 646 residenti nel Medio - Levante che si sono sottoposti al programma di prevenzione degli aneurismi all’aorta condotto presso l’unità operativa di Chirurgia vascolare del San Martino, la Regione Liguria sta seriamente pensando di estendere a tutto il territorio il progetto pilota, a partire dai Municipi con il più alto numero di anziani. Vale a dire la fascia di popolazione ritenuta più a rischio per questo tipo di patologia.
«Il progetto sarà esteso a tutta la Regione perchè è meglio lavorare per costruire una macchina dedicata alla prevenzione piuttosto che intervenire in situazioni di emergenza, spostando conseguentemente le risorse», conferma l’assessore alla Salute della Liguria Claudio Montaldo al direttore generale del San Martino Gaetano Cosenza e al responsabile di Chirurgia vascolare della stessa azienda, Domenico Palombo.
Dopo il Medio - Levante, quindi, si pensa di coinvolgere le municipalità più anziane. Ma «per fare questo occorre prima trovare l’accordo con i medici di medicina generale che sono i custodi della salute dei propri pazienti», aggiunge Montaldo. Il programma - avviato nel febbraio scorso - ha come scopo uno screening di ricerca sugli over 65 di sesso maschile, mediante l’esecuzione gratuita d’esami EcoDoppler, con valutazione dei diametri dell’aorta addominale e l’eventuale presenza o insorgenza di aneurismi.Il progetto prevede l’invio di 7.024 lettere a tutti i maschi ultrasessantacinquenni.
Nel Medio - Levante sono state inviate 3.300 lettere, mentre i pazienti che ad oggi hanno eseguito l’esame sono stati 646.

Secondo i dati raccolti fino al 28 giugno, su 969 pazienti (volontari) esaminati, per 84 si è rivelata la presenza di aneurisma che comporta un controllo annuale, 5 saranno sottoposti a controllo semestrale, 3 sono tenuti sotto osservazione costante presso il reparto del professor Palumbo, 4 sono stati sottoposti a intervento chirurgico. Nel 14 per cento dei pazienti sottoposti a EcoDoppler è stato scoperto un aneurisma asintomatico, ma per il responsabile di Chirurgia vascolare «il dato non deve provocare allarmismi».

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