Cupole sul Casinò, mostre e chef stellati il Principato è servito

Sta nascendo il più avveniristico mall del mondo, mentre nuovi cuochi si affermano e il calendario degli eventi si arricchisce

Dora Ravanelli

Per Francesco Grimaldi la roccaforte eretta dalla Repubblica di Genova su uno sperone a picco sul mare fu il trionfo: nel 1215 la conquistò. Dopo otto secoli, rimane il nome Grimaldi, quello della famiglia regnante. Per tutto il resto, il Principato di Monaco è sinonimo di uno stile di vita improntato al lusso, al buon vivere, al sole. Sempre in divenire. Due kmq di superficie, 35.000 abitanti, un porto turistico, palazzi in verticale. Fa eccezione la vecchia Monaco, ragnatela di viuzze e sinonimo di place du Palais con l'elegante Palais Princier, residenza dei Principi, costruito tra il 200 e il 600; della Cattedrale in stile romanico-bizantino, dei curiosi palazzi delle Poste e di Giustizia e, proteso sul blu, dell'Acquario-Museo Oceanografico (1910). Alle spalle, il Giardino Esotico (1933), la più grande collezione di piante grasse al mondo. Poi il Museo navale, la rampa del 700 che unisce Palais Princier agli altri quartieri, il Museo di antropologia preistorica, le strepitose palazzine e ville in stile liberty e art-déco da scoprire lungo un percorso non ostentato. E' la parte del Principato meno esibita e più colta. E poi, come un gioco di Lego fantasioso, ascensori e scale mobili che facilitano i pedoni, la Stazione ferroviaria scavata nella roccia Continue trasformazioni urbanistiche che ne cambiano il volto senza stravolgerlo, lo arricchiscono rispettando il passato.

E' ciò che sta accadendo nel quartiere-simbolo: Monte-Carlo, con il Casinò nato quando s'inaugurano i lampioni a gas nel 1866 e all'arrivo della ferrovia Parigi - Costa Azzurra; con l'Opéra e i suoi «mostri sacri», Sarah Bernhardt e i Balletti Russi di Diaghilev; con il sofisticato Café de Paris; con l'essenza dell'ospitalità lussuosa, dalla Belle Epoque a oggi: l'Hotel de Paris, l'Hermitage, il Métropole Palace. Quest'area mitica a fine '18 vedrà completato il progetto urbanistico, già in opera, «One Monte-Carlo» (architetti R. Stirk H. + P. e A. Giraldi), che la trasformerà senza snaturarla - nel più grande «mall» del mondo: 7 edifici sviluppati in trasparenza, un'area pedonale, giardini, boutique, centro congressi. Nel rispetto dell'ambiente. In contemporanea l'Hotel de Paris, icona dell'hotellerie dal 1864, sotto la direzione di Ivan Attali, finirà di rifarsi il look creando un cortile-giardino, ampliando e arricchendo il rooftop (www.hoteldeparismontecarlo.com). Verso il mare, ecco le costruzioni concepite da J.E. Ginsberg nel 1977, prossime all'Auditorium Ranieri III, al Forum Grimaldi, allo Sporting Club, al Giardino giapponese e al Fairmont, hotel da 602 camere (da 309 euro, www.fairmont.com), la sensazione di essere su una nave da crociera ancorata ai piedi del Casinò (per il GP di F1, il 27-28.V serate coi piloti). Fioccano novità sulle cucine dei «restaurant d'hotel» targati Sbm, la storica Société des Bains de Mer, detentrice tra molto altro - degli alberghi più prestigiosi e storici, e delle Thermes Marins (www.thermesmarinsmontecarlo.com), vetrate protese sul porto, 7.000 mq, tempio di trattamenti estetici e medico-salutistici. Qui lo chef dell'Hirondelle, J. C. Brugel, propone due golosi menu, entro le 600 Kcal.

E se il pluristellato Alain Ducasse firma «a carte» dell'Hotel de Paris da anni, il suo allievo, Benoit Witz, è ora al comando del ristorante Le Vistamar dell'Hermitage (www.hotelhermitagemontecarlo.com), mentre Le Blue Bay dell'Hotel Monte-Carlo Bay (www.montecarlobay.com) vede tra i fornelli Marcel Ravin, che armonizza la cucina della sua Martinica con altre. Paolo Sari, 1 stella Michelin, è l'unico chef al mondo ad avere meritato il Certificato biologico UE, 350 ingredienti monitorati in uso al ristorante Elsa (45 - 150 euro) dell'Hotel Monte-Carlo Beach (40 camere pieds-dans-l'eau, spiaggia e club esclusivi, www.monte-carlo-beach.com), in una conca che domina Monaco e il golfo, superlativo la sera.

Ricca la stagione degli eventi, tra cui l'imperdibile mostra «La Città Proibita. La vita alla corte degli imperatori e delle imperatrici della Cina», 200 oggetti straordinari della dinastia Qing lungo un percorso che ricrea ambienti e atmosfere.

Momento a sé, l'apertura, ad aprile, della Fondazione Folon dedicata al celebre artista scomparso. Il 22 luglio, i più bei fuochi d'artificio. Scoppiettanti e colorati come il Principato. Info: www.visitmonaco.com; www.france.fr; www.montecarlossbm.com.

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