Il «day after» di Renata: «Chiamatemi presidente»

«Governatrice? No grazie, chiamatemi presidente». Renata Polverini vive il suo «day after» (ma forse per chiamarlo così bisognerebbe che l’ex sindacalista avesse dormito sugli allori, cosa che ammette di non aver fatto) sospesa tra la gioia per il passato prossimo e la preoccupazione per quanto la attende nei prossimi cinque anni. La prima parte, quella del «vero miracolo» («anche perché ci hanno annullato molti voti a causa della confusione provocata dall’assenza del Pdl») è liquidata in una lunga sfilza di ringraziamenti: quello agli elettori, scolpito da un enorme «Grazie» sull’homepage del suo sito; quello ribadito al premier Silvio Berlusconi, da cui ieri è passata per prendere un caffè sicuramente dolcissimo; quello ai dirigenti del Pdl, e ci mancherebbe altro; e anche quello a Gianfranco Fini, dimenticato a caldo la sera prima e tutti giù a ricamare: «Fini mi ha chiamata e l’ho ringraziato perché tutti sanno che ha voluto la mia candidatura e lui mi ha fatto gli auguri», l’omaggio riparatore.
E poi c’è il futuro. Che inizierà prestissimo: forse già oggi ci sarà il passaggio di consegne tra lei ed Esterino Montino, vicepresidente facente funzioni uscente: «Non perderemo altro tempo», ha detto la neopresidente. Che ha intenzione di fare in fretta anche nel varo della nuova giunta, a differenza di quanto accadde cinque anni fa con Marrazzo. Velocemente ma senza precipitazione: «Sulla squadra di governo ci stiamo ragionando - ha detto Polverini - perché è una cosa seria e come tutte le cose serie va fatta con calma». Comunque «ci sarà una partecipazione di tutte le province e una partecipazione delle donne secondo il numero previsto dalla legge regionale e, perché no, anche di più». E poi un avviso ai naviganti: «La giunta la faccio io perché da ieri sono il presidente della regione. I criteri? Professionalità e merito», garantisce nel corso di una conferenza stampa congiunta con il sindaco di Roma Gianni Alemanno convocata per dire che «ripartiremo dal tavolo istituzionale, chiesto da Alemanno al prefetto di Roma, per gli interventi che riguardano la crisi occupazionale. Riconvocheremo questo tavolo perché con il Comune, la Regione può dare risposte importanti».
Nei prossimi giorni Polverini si occuperà anche della più importante tra le competenze regionali: «Nei prossimi giorni illustrerò anche con la tempistica le azioni di governo per la sanità che è stata una priorità in campagna elettorale e lo sarà anche nell’azione di governo». Polverini ha fatto anche capire che ha intende tenere per sé il ruolo di commissario della sanità: «Ho detto che me ne occuperò personalmente».
Infine un po’ di fair play con l’opposizione.

«Stamattina ho sentito Montino ed il presidente della provincia Zingaretti: ci siamo tutti augurati di iniziare a lavorare e di lasciarci questa campagna elettorale alle spalle. I toni sono stati molto cortesi, cordiali», ha detto Polverini, che ha anche reso l’onore delle armi alla sua avversaria sconfitta Emma Bonino, che lunedì sera l’aveva chiamata per congratularsi.

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