La Dc né con Musso, né con la Vincenzi

Alessandro Casareto corre per Tursi e non dà indicazioni per il ballottaggio

Per rilanciare Genova e risvegliare una Provincia «addormentata» hanno scelto di correre da soli. Ma non hanno ancora deciso, in caso di ballottaggio, da che parte stare. Se con la Casa delle libertà, dalla quale si sono smarcati a livello locale, o con l'Unione. «A suo tempo vedremo», si limita a dire Alessandro Casareto, candidato sindaco della «Democrazia cristiana per le autonomie», il partito di Gianfranco Rotondi. Né con Musso, né con Vincenzi, quindi. Almeno per ora. E per i due principali candidati del centro destra e del centro sinistra non mancano le frecciate. «Mi stupisce che si siano dimenticati entrambi che l'attuale piano regolatore scade nel 2010 e per rifarlo di solito ci vogliono cinque anni, quindi siamo già in ritardo». Ergo: se la Dc avrà un suo consigliere in Comune, il primo punto dell'agenda politica sarà proprio quello di «aprire un tavolo di trattative sui principi - guida della nostra città». Ma non basta: Casareto e la capolista in consiglio comunale, Elena Montano, puntano su un piano dell'autonomia energetica, «altamente innovativo», che prevede entro 15 anni la riduzione della bolletta energetica fino al 20 per cento di quell'attuale per liberare Genova dalla dipendenza dai combusti fossili (leggi petrolio). Come? Incentivando le fonti energetiche naturali sul modello di Birmigham e Friburgo. Certo, per riuscirsi saranno necessarie almeno due giunte, «ma se non si parte non si arriva mai». E ancora: più sostegno al piccolo commercio di quartiere, nuovi spazi di aggregazione sociale, incentivi al programma di formazione universitaria agli Erzelli, creazione di un assessorato alla Famiglia in cui al centro c'è la donna intesa come madre. Ed è proprio una donna la candidata della Democrazia cristiana a palazzo Spinola: l'avvocato Anna Maria Monti. «Per far uscire la Provincia dall'attuale torpore è necessario potenziare i collegamenti tra costa ed entroterra, penso alla nuova galleria tra Pontedecimo e Prato e al collegamento stradale tra Rapallo e Fontanabuona».

Non solo trasporti: la promozione e rilancio dell'ente provinciale passano anche attraverso il turismo e la riscoperta dei «tesori nascosti». Quindi occorre «agevolare i contatti con i tour operator stranieri e studiare dei premi per gli operatori commerciali in base al trattamento offerto ai turisti».

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