De Magistris annega nei guai I pm bloccano la regata E Gigi corre da Pisapia

America’s Cup, ecco il dossier bomba: area di gare piena di veleni. Maximulta su rifiuti e discariche. La Ue gli dà due mesi di tempo

De Magistris annega nei guai I pm bloccano la regata E Gigi corre da Pisapia

Coppa America a Bagnoli, pronti ad ammainare le vele. La procura di Napoli è a un passo dal sequestro dell’area individuata per la competizione sportiva che si terrà a partire dal 2012. L’inchiesta dei pm Buda e Bisceglia è a una svolta: o le nuove analisi dell’Arpac dimostreranno che non c’è pericolo per l’ambiente e per la salute pubblica, o la grande manifestazione sponsorizzata dal sindaco Luigi De Magistris affonderà in un mare di carte bollate. In pochi lo sanno che la bonifica di Bagnoli non è mai stata avviata, nonostante i fiumi di denaro pubblico che si sono riversati in questi ultimi anni.

Né Antonio Bassolino, da sindaco e da presidente della Regione, né la sua «erede» a palazzo San Giacomo, Rosetta Iervolino, sono riusciti a far partire i lavori di riqualificazione dell’area dove fa brutta mostra di sé lo scheletro dell’ex Italsider. I veleni che dormono sul fondo marino e l’utilizzo della «colmata» sono una bomba ecologica che ci metterebbe poco a esplodere, se iniziassero le opere per l’America’s Cup. Dunque, le gare non si possono tenere. Ci ha pure provato, ’o sindaco, a dire che è tutto a posto, convincendo gli americani che l’inchiesta sulla mancata bonifica «it’s not a problem».

L’ennesima capriola dell’ex pm che da sindaco sembra sostenere il contrario di quanto affermava ai tempi della sua elezione in Europa quando era lontano il soffiar del vento della candidatura a primo cittadino: «Avevamo visto giusto su Bagnoli. L’inchiesta napoletana per truffa e mancata bonifica dei suoli, conferma i dubbi che da più parti si sono sollevati su un’area ove si è concentrato il più imponente investimento economico della Ue. Il lavoro degli inquirenti dovrà chiarire molti aspetti oscuri sulla questione che riguarda non solo la mancata bonifica dei terreni dell’ex Italsider e Cementir ma anche dell’utilizzazione della massa di denaro pubblico impiegato per la riqualificazione dell’area».

Che è proprio quello che i pm stanno facendo. Le analisi hanno dimostrato che, a Bagnoli, gli «idrocarburi policiclici (Ipa)» sono 14mila volte sopra la norma mentre «i policiclici aromatici (Pcb)» hanno raggiunto un livello di 1.474 volte superiore al consentito. I risultati dell’Istituto superiore di sanità sbandierati dagli organizzatori dell’evento, per dimostrare che non c’è pericolo, non sono sufficienti, per i pm, a fugare le perplessità.

Anche e soprattutto in considerazione di un rapporto top-secret, che Il Giornale è in grado di anticipare, dove si dimostrerebbe come a Bagnoli sarebbero in aumento veritiginoso i casi di tumore ai polmoni. Sarà questo l’asso nella manica dei pm per bloccare le gare, se gli organizzatori cercheranno il braccio di ferro. Nei prossimi giorni, il ministero dell’Ambiente sarà chiamato a esprimere un parere sull’avvio dei lavori basandosi sui risultati dei prelievi dell’Arpac, e non è escluso che il nuovo ministro, Corrado Clini, possa essere presto convocato in Procura per essere sentito come persona informata dei fatti. Per questo, De Magistris sta pensando a un piano B: spostare le regate a Nisida o a Castelvolturno.

Per il sindaco, dunque, un’altra brutta figura dopo l’immunità europea per sfuggire a un querela e l’ultimatum di due mesi della Ue per togliere l’immondizia, pena sanzioni pesantissime.

In piena buriana De Magistris è volato a Milano dai colleghi Pisapia e Fassino a un «tavolo di confronto permanente» per promuovere iniziative congiunte. Immondizia? Macchè. Pericoli ambientali? No, no. Roba di cultura, servizi locali, eccellenza formativa...
(ha collaborato Simone Di Meo)

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