Denunciò la combine. E il ct convoca Farina in azzurro

Quanto vale la Nazionale per un calciatore di terza serie? Sicuramente più di 200mila euro. Sarà d’accordo anche Simone Farina, difensore del Gubbio, assurto alle cronache per aver saputo dire no ai soldi facili di zingari e affini.
La borsa piena zeppa di banconote gliel’aveva proposta l’ex compagno di squadra Zamperini per truccare la gara di coppa Italia con il Cesena del 30 novembre scorso. Ma Farina, una bandiera del Gubbio, non se l’era sentita. E pazienza se guadagna 90mila euro all’anno, meno della metà del compenso proposto per il lavoro sporco. Lui è uomo d’altra pasta. Tanto che denunciò l’episodio e diede il via alla seconda fase dell’inchiesta Last Bet che sta squassando (di nuovo) il mondo del calcio.
Così il ct Cesare Prandelli ha deciso di conferirgli il premio onestà 2011. E il carneade Farina sarà uno dei convocati al raduno di Coverciano del 27 febbraio prossimo. Anche se poi nell’amichevole con gli Usa probabilmente non metterà piede in campo.
«Invito Simone ad allenarsi e stare con noi per tre giorni - ha detto Prandelli, che all’immagine pulita degli azzurri tiene moltissimo, come dimostrato nel novembre scorso con l’allenamento sul campo di Rizziconi confiscato alla ’ndrangheta -. Mi piace parlare di lui: non ha dimostrato soltanto coraggio, ma una forza interiore straordinaria. Adesso sta a noi non abbandonarlo». E ieri anche il capitano della Nazionale Gigi Buffon ha speso parole d’elogio per l’idea del tecnico. «È un gesto di grandissimo valore, pari a quello di Farina.

Mi fa piacere che certi esempi positivi non finiscano immediatamente nel dimenticatoio».
Da Gubbio filtrano intanto le dichiarazioni del presidente Fioriti. «È un riconoscimento importante, ma il suo è stato un comportamento che dovrebbe essere normale nel mondo dello sport». Già, dovrebbe.