Il design «ultrapoverissimo» negli oggetti di Riccardo Dalisi

Sono in totale quaranta gli oggetti progettati da Riccardo Dalisi che rientrano nella poetica del «design ultrapoverissimo» esposti alla Triennale nell’ambito del ciclo «Triennale Design Museum», a cura di Silvana Annicchiarico in mostra fino a domenica. «Ultrapoverissimo» indica un design in cui viene negato ogni elemento di ricchezza esteriore nei materiali e nelle tecniche di lavorazione. Questo genere di arte si caratterizza per un legame con la manualità, per la semplificazione delle forme e per il basso costo. Non è un caso che il genere ha le sue radici nel «design radical» degli anni ’70. Cartapesta, legno lavorato, ferro grezzo, lamiera, rame sono i materiali con cui si nutre l’arte fantasiosa ed altamente estetica di Riccardo Dalisi. Vassoi, centrotavola e contenitori di ogni tipo assumono una nuova valenza attraverso la semplificazione delle linee e il recupero della decorazione, del segno e del colore stesso.


Sempre nell’ambito della stessa rassegna, tutti i giovedì nella sede di via Alemagna 6 della Triennale(ore 19), si potranno vedere e rivedere immagini, film, documentari (materiale anche inedito) relativi al mondo del design e della comunicazione visiva, con approfondimenti su specifiche tematiche e/o personaggi particolarmente rappresentativi. Prossimo appuntamento giovedì 22 gennaio, con il documentario: «I modelli di Giovanni Sacchi - L’altra faccia del design» a cura di Piero Polato, con montaggio di Enrico Fiume con la regia di Enrico Bosio.

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