Dieci anni fa Jack Lemmon andò a ricomporre la «strana coppia» con l'amico Walter

Il 27 giugno 2001 moriva a 76 anni per un tumore alla vescica uno dei più versatili attori americani, capace di passare con disinvoltura dal brillante al drammatico. Protagonista con Matthau di film di grande successo, vinse due premi Oscar nel 1956 come miglior attore non protagonista e nel 1974 come miglior attore

Il suo ruolo preferito era quello del timidone tiranneggiato dall'amico invadente. All'inizio fu Tony Curtis in «A qualcuno piace caldo» poi divenne Walter Matthau con cui da «Non per soldi ma per denaro» fino a «Prima pagina», passando per «La strana coppia» divise una serie di pellicole di enorme successo. Tanto che i loro nomi presto divennero un modo di dire per indicare una coppia mal assortita. Una coppia che non verrà divisa neppure dalla morte. Quando Jack Lemmon morirà il 27 giugno 2001, sarà sepolto al Village Memorial Park Cemetery di Westwood (Los Angeles) accanto al fraterno amico.
Dieci anni fa dunque si spegneva uno dei più grandi attori americani, John Uhler Lemmon III, in grado di passare con grande disinvoltura dal brillante al drammatico. Nato l'8febbraio 1925, dopo piccoli lavoretti in televisione, esordì nel 1949 in una comparsata, per altro non accreditato, in «The lady takes a sailor». Poi una serie di pellicole minori fino a quando nel 1956 venne chiamato per interpretare il giovane tenentino Frank Thurlowe Pulver in «La nave matta di mister Roberts» a fianco di mostri sacri del calibro di Herry Fonda, James Cagney e William Powell. Vincerà l'oscar come miglior attore non protagonista e da quel momento la sua carriera inizierà a decollare. Altri quattro anno di buoni lavori poi Billy Wilder lo chiama a chiudere il magico triangolo con Tony Curtis e Marilyn Monroe nell'immortale «A qualcuno piace caldo». Qui interpreta per la prima volta il suo ruolo più congeniale, quello della timida e mite spalla dell'amico gradasso e ingombrante. I due, suonatore di contrabbasso Lemmon, sassofonista Curtis, testimoni involontari di un omicidio a Chiacago si travestono da donna per unirsi a un'orchestra femminile in tournée a Miami e poter così sfuggire ai gangster che danno loro la caccia. Il film ospita anche due grandi attori George Raft e Pat O'Brian, negli anni Trenta protagonista assoluti del genere poliziesco americano.
Altri titoli memorabili come «L'appartamento» e «Irma la dolce» di Wilder, con Shirley MacLaine, «Come uccidere vostra moglie» con Virna Lisa in formato esportazione. Poi «La grande Corsa» ancora con Tony Curtis, ma in ruoli invertiti: lui cattivo, vestito di nero, Curtis «buono», vestito di bianco. Nel 1966 Billy Wilder lo fa recitare con Walter Matthau, dando vita a una delle coppie più efficaci del cinema di tutti i tempi. Lui Herry Hinkle, cameraman travolto dal giocatore nero «Boom Boom Jackson» durante una partita di football americano. Niente di grave ma il cognato, l'avvocato maneggione Willie Gingrich, interpretato da Matthau, lo convince a tentare una truffa all'assicurazione. Nella versione inglese Gingrich è soprannominato «Whiplash Willie» cioé «colpo di frusta» che nella versione italiana diventa «Willie intrallazzo». «Non per soldi ma per denaro» è un successo clamoroso bissato appena due anni dopo da «La strana coppia» tratto da una commedia Neil Simon.
I due torneranno poi insieme in «Prima pagina» (1974) e «Buddy Buddy» (1981), sempre di Billy Wilder, «Gli impenitenti» (1997), «Due irresistibili brontoloni» (1993) e «That's amore - Due improbabili seduttori» (1995). Inoltre, sebbene in scene diverse, nei film drammatici «JFK - Un caso ancora aperto» (1991) e «Storie d'amore» (1995) per chiudere poi con «La strana coppia II» nel 1998. In mezzo anche «Vedovo, aitante, bisognoso d'affetto, offresi...anche baby sitter» del 1971 in cui Lemmon per la prima, e unica volta, passa dietro la macchina da presa per dirigere l'amico.
Nel 1974 vince il suo secondo Oscar, questa volta come attore protagonista, per «Salvate la tigre». Da segnalare alcune pellicole girate in Italia, come «Cosa è successo tra mio padre e tua madre?» del 1972 (curiosamente nella versione originale era «Avanti!» in italiano) ambientata a Ischia con un giovanissimo Pippo Franco in un ruolo secondario. Ma soprattutto «Maccheroni» del 1985 con Marcello Mastroianni e la regia di Ettore Scola.
Anche il figlio Chris recitò con lui in «Airport '77» (1977), «Così è la vita» (1986) e «Papa» (1989), in cui si racconta la storia di un figlio che ritorna a casa per una visita e scopre che il padre ha un tumore. Inizia allora ad accudirlo amorevolmente, scoprendo aspetti della vita che fino a quel momento ignorava completamente.

L'ultima apparizione di Lemmon sul grande schermo fu un cameo nel film di Robert Redford «La leggenda di Bagger Vance» (2000). L'anno dopo morirà per un tumore alla vescica, andando a ricomporre la «Stana coppia» con Matthau, scomparso nel luglio dell'anno precedente.

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