I cibi fermentati sono l'esito di processi biochimici di microrganismi (lieviti, batteri, muffe) che colonizzano l'alimento e liberano l'energia contenuta negli zuccheri o negli amminoacidi dello stesso per poterla usare. Il prodotto così ottenuto è molto più ricco a livello nutrizionale. In particolare si evidenzia un aumento considerevole dell'apporto dei probiotici, a beneficio dell'intestino e del sistema immunitario. Numerosi i vantaggi per l'organismo:
- Favoriscono la digestione;
- Contrastano la debolezza;
- Combattono la sindrome del colon irritabile e la diarrea;
- Hanno un'azione antinfiammatoria;
- Facilitano il dimagrimento;
- Migliorano l'assorbimento della vitamina B.
Quali sono i cibi fermentati
Ogni giorno consumiamo regolarmente i cibi fermentati. Alcuni hanno origine orientale, altri derivano dalla tradizione nord europea e occidentale. Tra quelli più noti figurano:
- Lo yogurt: nasce dalla combinazione di due batteri, il Lactobacillus bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus. Fonte preziosa di fermenti lattici, rafforza le difese del sistema immunitario e mantiene in salute l'apparato digerente;
- Il kefir: è una bevanda a base di latte e acqua. Può sostituire a colazione il latte vaccino o le bevande vegetali di soia e di mandorla;
- Il lievito madre: più digeribile del lievito di birra, si ottiene dal connubio di farina, acqua acidificata e batteri lattici;
- I crauti: derivano dalla fermentazione del cavolo cappuccio;
- Il kimchi: è un piatto tipico coreano a base di verdure fermentate (ravanelli, cavoli, cetrioli, cipollotti) e di spezie (peperoncino, aglio, zenzero);
- Il miso: è un condimento naturale fermentato. Famoso in Cina e Giappone, lo si produce unendo alla soia il sale marino integrale e i cereali;
- Il tempeh: è l'esito della fermentazione dei fagioli di soia cotti;
- Il kombucha: questo té orientale ha effetti benefici per milza, stomaco e reni.
I cibi fermentati e il cervello
La dieta può avere un impatto molto importante sulla salute mentale e numerose ricerche hanno dimostrato che alcuni alimenti preservano il benessere del cervello. In particolare i cibi fermentati sono una fonte di triptofano, un amminoacido essenziale per la produzione della serotonina, il cosiddetto ormone della felicità. Ma quali sono gli alimenti che hanno il maggiore impatto positivo sul cervello?
Gli scienziati dell'APC Microbiome University College Cork e del Teagasc (Ireland's Agricolture and Food Development Authority) stanno cercando di rispondere a questa domanda con uno studio che è stato presentato alla Microbiology Society Annual Conference 2023. L'autore principale, Ramya Balasubramanian, e il team dell'APC hanno confrontato i dati di sequenziamento di oltre 200 cibi fermentati provenienti da tutto il mondo alla ricerca di metaboliti noti per i benefici apportati al benessere mentale.
I risultati
Nonostante lo studio sia ancora nelle fasi iniziali, i risultati sono sorprendenti. Infatti i ricercatori sono giunti alla conclusione che dei 200 cibi fermentati analizzati, quasi tutti hanno dimostrato di essere dei potenziali alleati della salute dell'intestino e del cervello. Lo zucchero fermentato, prendendo il substrato dello zucchero grezzo, lo converte in una pletora di metaboliti che possono avere un effetto benefico sul consumatore.
L'indagine ora deve essere approfondita.
Il prossimo passo di Ramya e colleghi sarà quello di sottoporre i cibi fermentati di alto livello a test rigorosi utilizzando un colon artificiale e vari modelli animali. Tuttavia gli scienziati suggeriscono alla popolazione di consumare yogurt, kefir e alimenti simili. Attenzione, però, a non eccedere per non incorrere in spiacevoli effetti lassativi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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