Il meccanismo fame-sazietà è regolato nel nostro organismo dai famigerati ormoni della fame che fanno parte del nostro sistema endocrino.
Quest’ultimo è un sistema molto importante perché serve a regolare il benessere psico-fisico, l’accumulo di grasso in eccesso e la forma fisica. Il lavoro degli ormoni della fame è inoltre prezioso per il metabolismo. Sono attivati mediante il cibo che assumiamo e lo stile di vita.
Quali sono gli ormoni della fame
I principali ormoni della fame sono la leptina e la grelina. La prima serve per regolare l’energia che viene prodotta e utilizzata dall’organismo. Controlla anche il peso corporeo. Circola nel sangue e arrivando sino al sistema nervoso aiuta a farci percepire o meno il senso di sazietà. Così facendo ci segnale se abbiamo bisogno o meno di altra energia o soprattutto di riserve di cibo.
Ormoni della fame e perdita di peso: come funziona
La grelina invece prodotta dallo stomaco e stimola l’appetito. È particolarmente attiva nei periodi stressanti che ci inducono a consumare cibi ricchi di grassi. Imparare a regolare questi ormoni aiuta a dimagrire efficacemente facilitando la perdita di peso e prevenendo l’accumulo di grasso. Inoltre regolare questi ormoni è di aiuto per contrastare patologie di tipo metabolico come il diabete mellito di tipo 2, per prevenire le malattie cardiovascolari, l’ipertensione, la steatosi epatica e la sindrome metabolica.
Come regolare gli ormoni della fame
Importante per regolare l’attività degli ormoni della fame è seguire un’alimentazione sana ed equilibrata che prevede il consumo di alimenti ricchi di fibre che aiutano a produrre meno insulina che quando è eccessiva ci spinge a mangiare di più. Per aiutare a produrre meno ormoni della fame basta seguire dei piccoli e preziosi accorgimenti.
Innanzitutto è prezioso dormire di più. Di fatti numerosi studi scientifici hanno dimostrato che chi ha un sonno regolare di almeno sette/otto ore al giorno tende a sentire di più il senso di sazietà e di conseguenza non cede alle tentazioni di abbuffate di cibi troppo dolci o ricchi di grassi. La carenza di sonno fa produrre all’organismo più grelina e quindi percependo di più l’appetito si tende ad ingrassare.
Lo stress è un altro fattore che stimolando la produzione di cortisolo ci spinge a mangiare di più. In particolare ci induce a percepire il bisogno di cibi zuccherati aumentando così la produzione di insulina nel sangue. È bene quindi cercare di condurre uno stile di vita tranquillo e consumare meno cibi che apportano all’organismo carboidrati raffinati. Ne sono esempio pasta, pane, fette biscottate, snack confezionati, merendine e dolci che tendono a creare una sorta di “dipendenza”. Più si consumano è più l’organismo percepisce il bisogno di assumerli. Lo stesso vale per le bevande zuccherate e i succhi di frutta.
Come bloccare gli ormoni della fame per dimagrire
L’ideale sarebbe accompagnare i carboidrati complessi con cibi ricchi di proteine e fibre come verdure, legumi e ortaggi che permettono di assorbire meno i grassi.
Rallentano inoltre l’assimilazione degli zuccheri senza produrre cali di glicemia incontrollabili che ci inducono a mangiare di più. Per chi ama molto la pasta e non può fare a meno di mangiarla il consiglio è di cucinarla al dente perché così è più assimilabile dall’organismo e stimola meno produzione di insulina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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