"Attivato il sistema Aegis ashore": Russia nel mirino del nuovo avamposto Nato

Il sistema balistico sarebbe dovuto entrare in servizio nel 2019, ma diversi problemi ne hanno ritardato il completamento. Passerà sotto il controllo della Nato nel 2024 e servirà a intercettare missili balistici

"Attivato il sistema Aegis ashore": Russia nel mirino del nuovo avamposto Nato
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Dopo anni di ritardi e problemi tecnici, il sistema di difesa balistica Aegis ashore dell’esercito americano in Polonia è pronto a diventare completamente operativo. Il progetto è stato avviato nel 2009, con l’obiettivo di proteggere gli alleati europei di Washington da attacchi missilistici da parte di “Stati canaglia” come l’Iran, ma oggi deve confrontarsi con uno scenario internazionale completamente stravolto.

Il contrammiraglio Douglas Williams, direttore ad interim dell’agenzia per la Difesa missilistica (Mda), ha confermato che la marina americana “inserirà ufficialmente nel proprio inventario il sistema Aegis Ashore Poland il 15 dicembre 2023. Ulteriori potenziamenti saranno installati durante il 2024, dopodiché l’installazione passerà sotto il controllo della Nato a luglio per le funzioni di comando e controllo e fornire una difesa alle minacce provenienti dall’estero dell’area euro-atlantica”.

La struttura difensiva, localizzata a Redzikowo, è modellata sul design del Flight IIA dei cacciatorpediniere di classe Arleigh Burke, adattata per una struttura terrestre, e contiene spazi di lavoro, strumenti di supporto, il sistema di combattimento, un radar An/Spy-1 e una piattaforma di lancio verticale Mk 41. Attualmente, in Europa vi è solo un altro Aegis ashore, in Romania, e entrambi utilizzano intercettori Sm-3 per distruggere missili balistici intercontinentali fuori dall’atmosfera terrestre durante la porzione di rotta intermedia dei loro voli, utilizzando la forza cinetica dell’impatto e non una testata esplosiva. L’esercito americano sta studiano la possibilità di integrare nel sistema nuovi razzi capaci di intercettare vettori ipersonici.

La costruzione dell’installazione polacca è stata voluta dal presidente americano Barack Obama e, nelle previsioni iniziali, essa avrebbe dovuto essere completata nel 2018. Diversi problemi di varia natura, tra cui condizioni metereologiche, complicazioni tecniche e la pandemia di Covid, ne hanno fatto slittare l’entrata in servizio prima al 2019, poi al 2022 e, infine, al 2023. La sua funzione principale è sventare attacchi di intensità ridotta, visto che non sarebbe in grado di respingere un bombardamento su larga scala.

La notizia del completamento di Aegis ashore è arrivata in un momento in cui la Polonia ha assunto un ruolo chiave nella struttura militare della Nato. Il Paese, infatti, confina con la Bielorussia e, nel caso recondito di una guerra con Mosca, si troverebbe in prima linea.

Per questo, il governo di Varsavia ha deciso di aumentare le proprie spese militari, provocando le proteste del Cremlino secondo cui ogni installazione missilistica americana in Europa è una minaccia diretta alla sua sicurezza nazionale.

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