"Pronti a dispiegare missili nucleari": la Russia avverte gli Usa

La Russia non esclude il dispiegamento di missili nucleari in risposta alla decisione Usa di sistemare missili a lungo raggio in Germania a partire dal 2026, ha annunciato il vice ministro degli Esteri, Sergei Ryabkov

"Pronti a dispiegare missili nucleari": la Russia avverte gli Usa
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Nuova escalation in vista tra la Russia e il blocco occidentale. Nelle ultime ore Mosca ha fatto sapere di non escludere il dispiegamento di missili nucleari in risposta alla decisione Usa di sistemare missili a lungo raggio in Germania a partire dal 2026. L'avvertimento è uscito dalla bocca del vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov. "Non escludo nulla", ha affermato, rispondendo a una domanda specifica. Nei giorni scorsi Ryabkov aveva inviato un messaggio emblematico alla Nato: la Federazione Russa sarebbe pronta a rispondere militarmente nel caso in cui l'Alleanza atlantica dovesse autorizzare il dispiegamento di missili a lungo raggio statunitensi sul territorio tedesco.

Il messaggio della Russia

L'ombra degli euromissili torna dunque a spaventare l'Europa. "Se le autorità tedesche credono che sia ragionevole portare avanti attività incendiarie sulla base, come dicono, di quello che abbiamo noi a Kaliningrad, allora risponderemo con le misure di rappresaglia che riterremo opportune", ha detto Ryabkov. La Russia deve calibrare la sua risposta senza "vincoli interni", su quale sistema dispiegare, dove e quando. "Abbiamo una vasta gamma di opzioni. Non si tratta di minacciare nessuno, ma di trovare il modo più efficace per rispondere alle nuove sfide, in particolare in termini di costi. Nulla è predeterminato e ulteriori tensioni non sono predeterminate. Malauguratamente, a questo punto l'Occidente ha deciso di percorrere la strada dell'escalation, perseguendo inverosimili pretesti per accusarci di violare la sua sicurezza", ha quindi proseguito l'alto funzionario.

A propositi di missili in Germania, il ministro della Difesa tedesca, Boris Pistorius, ha spiegato che le sedi per il loro dispiegamento "non sono state ancora decise". "Questo non è stato ancora deciso. Gli Stati Uniti, che dispiegherranno queste armi in Germania, si stanno ancora preparando. Ma vorrei che fosse chiaro: si tratta di sistemi d’arma convenzionali. Stiamo facendo tutto il possibile per garantire che non si verifichi un’escalation. Rendendo chiaro a tutti che la Germania e la Nato sono in grado di difendersi con successo, la probabilità di essere attaccati diminuirebbe", ha sottolineato Pistorius.

Il rischio di una nuova escalation

La scorsa settimana gli Stati Uniti hanno dichiarato che a partire dal 2026 avrebbero iniziato a schierare in Germania armi che includerebbero SM-6, Tomahawk e nuovi missili ipersonici, per dimostrare il loro impegno nei confronti della Nato e della difesa europea.

Ryabkov ha replicato, a distanza di giorni, che la Russia è pronta a scegliere tra la più ampia gamma possibile di opzioni per elaborare la risposta più efficace alla mossa degli Stati Uniti. Ha affermato che Kaliningrad, la parte più occidentale della Russia, isolata dal resto del suo territorio, "attira da tempo l'attenzione nociva dei nostri oppositori". "Kaliningrad non fa eccezione per quanto riguarda la nostra determinazione al 100% a fare tutto il necessario per respingere coloro che potrebbero nutrire piani aggressivi e che cercano di provocarci ad adottare determinate misure che sono indesiderabili per chiunque e sono cariche di ulteriori complicazioni", ha concluso lo stesso Ryabkov.

I missili che Russia e Stati Uniti stanno pensando di schierare sono

armi terrestri a raggio intermedio che erano state bandite da un trattato Usa-Urss del 1987. Gli Stati Uniti hanno abbandonato il trattato nel 2019, accusando la Russia di violazioni che Mosca ha negato.

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