Nel bel mezzo della corsa al riarmo che sta coinvolgendo le principali potenze dell'Indo-Pacifico, gli Stati Uniti sanno che una parte fondamentale della partita si giocherà sul rafforzamento degli arsenali missilistici. I funzionari di Washington hanno tuttavia un dubbio: il missile ipersonico Dark Eagle, ovvero il jolly sul quale ha puntato il Paese per tenere testa ai più recenti sviluppi di Cina e Russia, rappresenta un punto di svolta cruciale in una nuova era di tensioni oppure è soltanto un'arma troppo costosa e poco utile alla causa? Pare, infatti, che il Dipartimento della Difesa degli Usa resti incerto in merito alla letalità e alla sopravvivenza del richiamato missile, in primis a causa dei dati limitati dei test. Non una notizia ottimale, visto che alcuni scienziati cinesi, hanno recentemente scritto i media di Pechino, sarebbero riusciti a sottoporre un missile aria-aria ipersonico a test di resistenza del calore estremo.
Il missile Usa Dark Eagle
Il missile Dark Eagle, parte del sistema Long Range Hypersonic Weapon (LRHW), è progettato per equipaggiare l'esercito e la marina degli Stati Uniti, compresi i cacciatorpediniere di classe Zumwalt e i sottomarini di classe Virginia Block V. Nonostante il successo del lancio di prova effettuato nel dicembre 2024 da Cape Canaveral, ha sottolineato il sito Asia Times, problemi riscontrati in alcuni test precedenti (molteplici cancellazioni di lanci e guasti hardware) hanno ritardato lo spiegamento del missile in un momento in cui Cina e Russia hanno invece dimostrato di possedere armi ipersoniche nei rispettivi arsenali.
Da questo punto di vista l'Office of the Director, Operational Test & Evaluation (DOT&E) degli Usa ritiene che i test non abbiano fornito dati sufficienti per determinare l'efficacia operativa del missile o se siano necessari più attacchi per distruggere i bersagli nemici: una preoccupazione non da poco considerando l'elevato costo del sistema e l'arsenale limitato. Come se non bastasse, la capacità di sopravvivenza contro minacce cinetiche, elettroniche e informatiche non è stata ancora dimostrata. La Marina degli Stati Uniti ha testato in modo indipendente la testata del missile, ma i risultati sono ancora in fase di analisi. Con il sistema che dovrebbe essere messo in campo entro l'anno fiscale 2027, gli Usa hanno poco tempo per effettuare modifiche sostanziali.
Corsa ipersonica
Certo è che gli Stati Uniti stanno dando priorità alle armi ipersoniche per contrastare Cina e Russia, nonostante le lacune nei test lasciano intendere che la fattibilità sul campo di battaglia di Dark Eagle non sia ancora stata dimostrata. L'arma in questione, come in parte anticipato, è un sistema missilistico lanciato da camion progettato per contrastare le capacità anti-accesso/area denial (A2/AD) del nemico. Sviluppato in collaborazione con la Marina americana, utilizza il Common Hypersonic Glide Body (C-HGB) e un booster a due stadi, raggiunge velocità superiori a Mach 5 e ha una gittata segnalata di 2.776 chilometri.
C'è poi da evidenziare il lato economico dell'intero dossier. Nel 2023 il Congressional Budget Office (CBO) degli Stati Uniti aveva infatti già fatto notare i costi estremi delle armi ipersoniche, oltre alle sfide tecniche e a vantaggi operativi non sempre superiori rispetto alle alternative esistenti (più economiche).
Sviluppare e schierare missili ipersonici è infatti circa un terzo più costoso rispetto ad impiegare di missili balistici con testate manovrabili, che offrono velocità, gittata e precisione spesso comparabili. Insomma, il Dark Eagle rischia di diventare un "elefante bianco" del DOD. Nel frattempo, Cina e Russia continuano a far progredire i loro arsenali ipersonici. Il tempo stringe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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