"Diritti, lavoro, Europa". A meno di un mese dalle elezioni Europee, Ambra - con una maglietta che riporta le sigle di Cgil, Cisl e Uil - apre il Concertone del Primo maggio con un inno all'Unione europea. E dal palco di piazza San Giovanni a Roma si scaglia contro la proposta di del governo di introdurre uno sgravio da 3mila euro per ogni donna assunta.
"E' una proposta", ha detto Ambra, che retoricamente ha chiesto quanti "sgravi", cioé quante donne, fossero presenti al concerto. La conclusione è stata "lo sgravio è mio e lo gestisco io", che rieccheggia il motto femminista "l'utero è mio e me lo gestisco io". E quando Lodo Guenzi, leader de Lo Stato Sociale, ha risposto "Ti assumo io e ci guadagniamo entrambi", lei ha replicato: "No, ci guadagni solo tu".
Già nei giorni scorsi la showgirl aveva replicato alle polemiche sulla scarsa partecipazione di donne al Concertone: "Se il Primo Maggio è davvero una radiografia del Paese vuol dire che i problemi sono a monte", ha detto, "Io da donna non mi sento offesa. La selezione del Primo Maggio è stata fatta non in base al genere ma alla musica e ai primi posti in classifica e le donne che c'erano non erano disponibili".
I temi toccati sono quelli cari alla sinistra. E non manca una lunga lista di morti sul lavoro. "Vorremo non doverla leggere più. Il lavoro è un diritto ma la vita lo è ancora di più", urla Ambra, "Non si può lavorare per morire. Questa è una vergogna, si trattasse anche di una persona sola".
Poi, nel messaggio dei sindacati si parla di Europa:
"C'è bisogno di più Europa", ha detto Anna Maria Furlan (Cisl). "Altro che discorsi sovranisti. Ma abbiamo bisogno di un'Europa che non sia solo coefficienti e protocolli, ma che sia carne e ossa e anche un po' d'anima".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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