Dodicenne muore travolto dall’autobotte dei pompieri

Un bambino di 12 anni è morto sul colpo nello schianto tra l'auto del padre, che lo stava accompagnando a scuola, e un’autobotte dei vigili del fuoco di Rho che si stava recando, in sirena, sul luogo di un intervento. L'incidente mortale è avvenuto ieri mattina a un incrocio semaforico di Arese poco prima delle 8 e nello scontro anche il papà del bimbo è rimasto ferito gravemente quindi ricoverato all'ospedale di Niguarda in prognosi riservata, seppure non in pericolo di vita. All'ospedale di Rho, con diverse escoriazioni, ma soprattutto sotto shock, è stato invece trasportato il pompiere alla guida dell’autobotte.
La dinamica dei fatti non è stata ancora del tutto chiarita ma, secondo le prime testimonianze sembra che l'autobotte dei vigili di Rho, che viaggiava con i lampeggianti e le sirene azionate, abbia attraversato la strada nonostante il semaforo fosse rosso.
«L'impatto è stato terrificante. – hanno raccontato alcuni testimoni - La Opel Corsa è stata infatti centrata in pieno dal mezzo dei vigili del fuoco, che viaggiava a velocità sostenuta, proprio sul lato dove sedeva il bambino, quindi trascinata per una trentina di metri. Quando hanno aperto le portiere per Guido non c’era già più nulla da fare. Era già morto».
Mancano pochi minuti alle otto quando alla nuova sede dei pompieri di Rho (funzionante da un paio di mesi) giunge la chiamata di soccorso: delle persone sono rimaste bloccate in un ascensore a Garbagnate. Così esce un'autobotte condotta da un pompiere 37enne in servizio permanente che aziona i dispositivi acustici e visivi di emergenza. L’incidente avviene nel comune di Arese, all'incrocio semaforico fra via Aldo Moro e via Salvador Allende: il mezzo pesante lo attraversa proprio nel momento in cui, alla sua sinistra, sta giungendo la Opel guidata da Giuseppe Maravelli, 45 anni che da Garbagnate Milanese, dove risiede con la famiglia, sta accompagnando il figlio 12enne Claudio alla scuola media. Uno scontro che solo per fortuna non ha provocato altre vittime, considerando la lunga traiettoria dell'utilitaria centrata dall'autobotte che ha rischiato, nell’urto con l’utilitaria, di finire addosso ad alcuni passanti.
Sul posto accorre la polizia municipale per effettuare i rilievi e le ambulanze del 118 immediatamente allertate dalla gente che è in strada. Purtroppo i soccorritori si devono arrendere di fronte al bambino ormai senza vita, limitandosi a trasportare in ospedale gli altri due feriti, il padre e il vigile alla guida del mezzo.

Quest’ultimo, oltre alla sofferenza per aver causato involontariamente la morte del bambino, adesso rischia l'incriminazione per omicidio colposo, qualora i riscontri dei vigili urbani dovessero stabilire con assoluta certezza che l'autobotte ha attraversato l'incrocio quando il semaforo era rosso.

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