Roberto Filibeck
«Non fatevi spennare dalle compagnie ad alto costo!». È uno dei provocatori slogan della Ryanair, la prima compagnia europea low-cost, che spesso compaiono sulle fusoliere dei loro moderni Boeing-737. Ieri però i primi a essersi sentiti «spennati», nonostante il basso prezzo del biglietto acquistato online a circa 40 euro a tratta, tasse escluse, sono stati 130 passeggeri partiti da Ciampino per Parigi, con ben 9 ore di ritardo a causa di un guasto al carrello. Unanomalia che ha costretto il comandante del volo «FR 09631» Roma-Parigi a rientrare poco dopo il decollo con la procedura demergenza e per ben due volte nel giro di mezza mattinata. Con linevitabile conseguenza che più della metà dei passeggeri (su 130) ha rinunciato a partire. Ma non senza chiedere giustizia. Alcuni di loro, infatti, una volta scesi per la seconda volta dallaereo, si sono precipitati negli uffici di polizia giudiziaria per sporgere denuncia nei confronti del vettore e chiedere di essere risarciti. Tutto ha avuto inizio alle 5 di mattina, quando i 130 passeggeri si sono presentati ai banchi accettazione per partire con il primo volo diretto a Parigi. Partenza prevista per le 6.35. Laereo però decolla già con un ritardo di circa mezzora rispetto allorario programmato. Un ritardo, se così si può definire, che dalla maggior parte delle persone italiane abituate a viaggiare in genere non viene neanche preso in considerazione. Pochi minuti dopo il decollo, però, il comandante, quando prova ad azionare la leva che agisce sul dispositivo di chiusura del carrello, si accorge che questo non risponde. Volendo potrebbe azionare quello manuale, ma capisce che è meglio rientrare. Laereo così fa dietrofront e dieci minuti dopo atterra regolarmente. I passeggeri scendono, salgono su un bus e vengono accompagnati nel terminal. Viene assicurato loro dai rappresentanti della compagnia che ripartiranno presto. Non sarà proprio così, perché laereo viene sì riparato, ma dopo cinque ore. Alle 13 il Boeing è di nuovo al rullaggio, pronto per il decollo. Parte, raggiunge la quota prestabilita, ma si verifica lo stesso inconveniente. Così, per la seconda volta nel giro di poche ore, il pilota chiede alla torre di controllo di Ciampino di potere atterrare con la procedura demergenza.Si scopre che il problema deriva dallincuria di un tecnico sbadato che ha dimenticato una «zeppa» nel vano carrello; motivo per il quale non riusciva più a chiudersi. Alla fine laereo riesce a decollare alle 15.30. Ma con 70 passeggeri in meno. Disavventura anche per 170 passeggeri del volo Alitalia per Caracas delle 10.
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