Doppio colpo di Mcy 76, valore aggiunto di Bènèteau

Doppio colpo di Mcy 76, valore aggiunto di Bènèteau

Due premi per un debutto. Non capita spesso, soprattutto nel mondo della nautica. Invece è accaduto a Cannes dove i riflettori della Croisette hanno incrociato uno yacht particolare, frutto di un progetto innovativo che ha stregato gli intenditori. Si tratta del primo esemplare presentato da Monte Carlo Yachts, società del gruppo Bènèteau, costituita meno di due anni fa. «Mcy 76’», infatti, oltre agli applausi, ha incassato due prestigisi riconoscimenti nell’ambito dei World Yachts Trophies. Una star inter pares, che annovera di diritto il nuovo marchio italiano tra i big della nautica, ma che allo stesso tempo rappresenta il valore aggiunto del gruppo Bènèteau, marchio guidato da Annette Roux e leader mondiale nel settore della vela. E Madame Annette ha visto giusto ancora una volta investendo coraggiosamente nel settore dei motoryacht di lusso. Dicevamo dei due premi. «Mcy 76’» si è aggiudicato il Best Design Trophy e il Most Innovative Trophy. La giuria ha così posto l’accento sulla portata innovativa del progetto, tanto nel design quanto nell’adozione di soluzioni tecnologiche d’avanguardia. La carena alta e svasata, il ponte portoghese a prua, le potenze in cristallo e acciaio, il radar mast: già al primo sguardo, questo flybridge di 23 metri dimostra di aver superato brillantemente le gabbie stilistiche che hanno condizionato la nautica negli ultimi vent'anni. Calato il sipario su Cannes, «Mcy 76’» ha fatto rotta su Genova. Da oggi è in bella mostra nella darsena sfoggiando la sua naturale eleganza. «Siamo partiti con ottimismo - dice Carla Demaria, numero uno di Monte Carlo Yachts - ma il successo è andato oltre le nostre aspettative non solo per i due premi, ma anche per le vendite. Andiamo a Genova consapevoli della validità del prodotto e felici che i clienti siano tornati ai valori smarriti durante il boom. Questa apre la strada a una nuova filosofia del diporto». Ma non è solo questo. Procedendo più a fondo nell’analisi, si scoprono anche i forti contenuti tecnologici che contraddistinguono «Mcy 76’».

Innovazione al servizio della funzionalità e dell’eco-compatibilità: i pannelli fotovoltaici annegati nel T-top in carbonio producono parte dell’energia elettrica necessaria per la vita di bordo; il sistema di trattamento delle acque nere di derivazione aerospaziale trasforma in acqua pura il contenuto della cassa che raccoglie gli scarichi di tutti i bagni; il processo di infusione esteso a tutti i componenti azzera le emissioni in atmosfera e riduce pesi e consumi; la costante ricerca automatica di assetto regala comfort, contribuendo alla riduzione dei consumi di carburante.

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