Il dormitorio con campo da tennis

Roberta Bottino

Via dei Laminatoi a Cornigliano si è trasformata da anni in un vero e proprio girone infernale. A pochi metri da corso Perrone svettano isolati tre edifici da tempo abbandonati, diventati la dimora di decine e decine di extracomunitari. Un'area che fino a pochi anni fa era di proprietà Erg e mostrava caratteristiche tipiche delle zone residenziali: c'era un ampio parcheggio e addirittura un campo da tennis. Oggi una maschera di profondo squallore copre quest'area e dal momento che nessuno si è ancora deciso ad acquistare questi palazzi per ristrutturarli, restano comodamente in mano agli immigrati. Una terra pericolosa nella quale è impossibile avventurarsi senza la scorta delle forze dell'ordine. Occhi stranieri vigilano su quell'accesso dopo il quale si apre un mondo inquietante. Una salita conduce alla prima palazzina il cui portone è murato. Gli improvvisati abitanti però hanno aperto un altro varco per entrare nella struttura. Salite le prime due rampe di scale un fetore insostenibile investe chiunque decida di avventurarsi in quel caseggiato. Un’immensa latrina è l'inquilina di tutto il primo piano. Intere stanze trasformate nei bagni dei numerosi extracomunitari che vivono ai piani superiori. Se si riesce a uscire indenni da questo immenso degrado e si raggiunge il secondo piano, gli odori cambiano; questa volta è il profumo di carne cotta alla brace quello che investe i malcapitati «ospiti». Siamo al piano adibito ad abitazione dove si cucina, e si stendono i panni. Basta fare però ancora qualche metro per rivedere i soliti quadri di degrado. Cumuli di rifiuti occupano immensi spazi dentro e fuori le palazzine della «vergogna».

Per ottimizzare il tempo i sacchetti colmi d'immondizia vengono addirittura lanciati dalle finestre e dai balconi. Via dei Laminatoi dietro corso Perrone non solo è priva di qualsiasi regola ma è la patria dell'indecenza.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica