«Dossier» e la grande lezione dal Veneto

Il Veneto e i suoi modelli del fare e del produrre. Una grande lezione di civiltà propositiva e creativa che ha fatto, nei secoli, dell’innovazione una filosofia di crescita e di sviluppo, esempio per tutto il Paese. Merito, talento, cultura del lavoro sembrano essere nel Dna di chi è nato in Veneto, dove il fare d’impresa e il rimboccarsi le maniche è da sempre normalità e dove si lotta e si è sempre lottato per affermarsi, creare valore, reagire alle difficoltà superandole.
«Il prossimo numero di Dossier Veneto, in edicola con il Giornale a fine settembre, è una grande lezione del fare positivo e innovativo che ci arriva da una delle regioni più industriose e creative del mondo - afferma l’editrice Maria Elena Golfarelli che, con Dossier, ha voluto creare un punto di riferimento, con lo scopo di mettere in comunicazione il meglio della cultura liberale e riformista italiana e per raccontare cosa succede sotto la pelle dell’opinione pubblica del nostro Paese -; un modello attuale e futuro tutto ancora da declinare e da approfondire. E proprio con il Dossier Veneto abbiamo voluto invitare le imprese all’ottimismo e alla fiducia dando una panoramica su una regione in costante mutazione. Abbiamo parlato di questi importanti argomenti con politici, imprenditori e noti consulenti d’impresa, le cui radici sono, appunto, in Veneto. Dalla loro voce e dal loro esempio si evince la genesi di un modello economico e sociale da imitare. L’intervista a Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro, che ha dato vita all’apertura in copertina, sul nuovo Statuto dei lavori, su Sergio Marchionne con l’accordo di Pomigliano, e sul Piano triennale. A Giancarlo Galan, ministro delle Politiche agricole, sull’export alimentare e sulle strategie future dell’agricoltura italiana. Sull’emergenza carceri al sottosegretario alla Salute, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Profondo e articolato, ancora, l’editoriale di Luca Zaia, governatore del Veneto. Dalle parole dell’avvocato Giorgio Spanio, dello studio legale Pirola Pennuto Zei, emerge la proposta di un nuovo modello d’internazionalizzazione delle imprese. L’intervento di Spanio, in particolare, è l’esempio di come sia basilare il supporto di quei professionisti la cui statura giuridica e la cui onestà intellettuale salvaguardano e assistono l’imprenditore in questo difficile momento economico».
Non poteva mancare un’ampia panoramica sulla grande Venezia e sul rilancio della Laguna, con interventi di Matteo Zoppas, Giorgio Orsoni, Vittorio Sgarbi, Marco Muller, Pierre Cardin - il grande creatore di moda è di origini venete - sulle prospettive, i progetti possibili, le proposte e le iniziative in essere su uno dei capolavori universali culturali, architettoniche, d’arte, di bellezze paesaggistiche e di civiltà che il mondo ci invidia. «Ancora una volta Dossier dà voce agli imprenditori, spina dorsale del Paese - conclude Maria Elena Golfarelli-; quei “capitani coraggiosi” che sono un autentico esempio di come il primo valore dell’impresa sia il valore sociale. Su questo tema Dossier si impegnerà sempre nel rispetto della sua identità più profonda. Quella di essere la voce di quella classe dirigente che pone l’accento sulla necessità del fare, fermamente critica nei confronti di quella politica che, troppo spesso, si trasforma in teatrino e in chiacchiere fini a se stesse.

In questo momento storico porre l’accento sul fare, sul lavoro, sulla politica (quella alta) e sul rispetto della cosa pubblica è il quid che fa la differenza. Passa per queste variabili la via dello sviluppo del Paese. Un ritorno al senso di responsabilità, al merito, all’interesse generale».

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