«Dossier» è l’espressione della più autentica cultura liberale italiana

È trascorso un anno da quando Raffaele Costa ha preso la direzione dei Dossier della Golfarelli editore, i periodici allegati a il Giornale. Un anno importante che ha visto la trasformazione e il consolidamento della testata alla quale Costa è riuscito a imprimere la sua personalità, quella di un liberale piemontese rigoroso, concreto, attento ai fenomeni della società, finanche austero quando si tratta di difendere quei principi che hanno guidato per lunghi anni la sua attività politica. «Raffaele Costa ha scritto una delle pagine più belle della politica italiana degli ultimi 50 anni - afferma l’editrice Maria Elena Golfarelli -. L’onestà intellettuale, la moderazione dei toni, la riflessione mai scontata sulle questioni trattate, siano esse politiche, economiche, ma anche quelle riguardanti i problemi quotidiani delle persone, lo distinguono». Vale il principio che non esistono argomenti banali, ma solo temi che sono trattati in modo banale: è quella banalità che Costa ha sempre aborrito. L’identità di un uomo consiste nella coerenza di ciò che fa e di ciò che pensa, diceva Peirce. La figura di Costa, rappresenta in maniera netta l’identità della Golfarelli editore. Chiarezza, approfondimento degli argomenti trattati, coraggio delle proprie opinioni, confronto delle idee senza pregiudizi, sono le basi su cui poggiano le tante riviste pubblicate della casa editrice bolognese fondata da Maria Elena Golfarelli. Una casa editrice, quindi, dall'anima profondamente liberale.
«I nostri contenuti affermano sempre di più i valori dell’etica, della legalità e della giustizia - spiega la Golfarelli -. Imprenditori, professionisti, uomini di cultura ed esponenti delle istituzioni, sono questi gli attori che attraverso Dossier raccontano il sistema Italia. Dossier è la rivista che dà voce al gotha dell’economia e della politica italiana. Allegato di economia e management a il Giornale, nelle nuove edizioni stila la classifica dei casi imprenditoriali più eccellenti del 2010. «Abbiamo interpellato gli uomini e le donne simbolo del “fare impresa” - aggiunge la Golfarelli -. Protagonisti dell’economia italiana che lottano ogni giorno per affermarsi sul mercato. Capitani d’industria che esprimono i propri pareri senza perdersi in inutili demagogie, mossi dalla convinzione che il futuro dell’Italia necessita di certezze, di punti fermi. Un pragmatismo che, come ci insegna la nostra storia economica, salva le aziende dall’immobilismo della burocrazia e dalle lungaggini della Pubblica amministrazione».
Dossier, inoltre, evidenzia le connessioni e le integrazioni strategiche tra cultura economica e cultura della legalità. Dalle sue pagine parlano avvocati, giudici, docenti di diritto. Sono sempre di più gli esponenti dell’universo giuridico ai quali, il periodico dà voce e potere di giudizio. «Sulla rivista di Costa emerge, emerge come i temi del diritto e del fisco siano quanto mai vitali per lo sviluppo di un'Italia che desidera restare al centro delle dinamiche economiche globali - continua la Golfarelli -. Con questa testata abbiamo creato uno spazio libero da ogni dogma, rivolto al confronto tra le menti più brillanti e produttive del Paese». Uno spazio rivolto anche ai temi legati alle politiche sanitarie.

«Un settore su cui la direzione di Costa è una garanzia, essendo stato, egli, uno dei più eccellenti ministri della Sanità - conclude l’editrice -. Con Dossier mettiamo in luce le eccellenze di uno dei settori più strategici del Paese, analizzandone le prospettive di sviluppo, sia in termini economici sia scientifici».

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