Rafa Benitez è un uomo mite. Quando era sulla panchina dell'Inter mantenne il controllo dei nervi per molti mesi, da luglio fino a dicembre inoltrato, quando riuscì a vincere il mondiale per club. Si sfogò allora e poi si è chiuso nel silenzio più dignitoso subito dopo l'esonero da parte di Moratti. Adesso ha ripreso a tuonare. Ha qualche motivo per farlo visto che l'inter ha ripreso a vincere con quasi tutti i titolari a disposizione mentre non si sono conclusi gli infortuni, a cominciare da Milito.
«Anche senza di me i problemi ad Appiano Gentile si ripetono» ha mandato a dire il tecnico spagnolo che nelle settimane recenti è stato accusato di tutto. Gli hanno risparmiato solo un coinvolgimento nell'affare Ruby, poi per il resto ha subito ogni tipo di accusa e di censura. Il riferimento è legato all'ennesima ricaduta lamentata da Diego Milito, utilizzato da Leonardo contro la Roma e poi uscito con un'altra ferita muscolare che adesso lo terrà lontano dalla Champions (Pazzini non può essere utilizzato) nella doppia sfida contro il Bayern di Monaco.
L'altro nervo scoperto di Benitez è quello rappresentato dal mercato. Quando gli proposero la successione di Mourinho, Branca e i suoi collaboratori gli promisero 3 acquisti, 3 rinforzi insomma. Lui accerttò e aspettò inutilmente. Salvo a fargli sapere che c'era da rispettare il fair-play finanziario di Platini e non si potevano fare altre spese.
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