E in gara spunta il sospetto del ritocchino

Il «ritocchino», ormai, è così diffuso che, persino il sospetto che, fra le miss, qualcuna sia «rifatta», non scandalizza più. Secondo il sessuologo Marco Rossi, che siede nella giuria tecnica presieduta da Lucia Bosè, fra le aspiranti reginette qualche interventino c’è stato, soprattutto al seno: «Almeno due ragazze», si sbilancia il giurato; «anche quattro» rincara la dose Fausto Brizzi, il regista e «collega» a Salsomaggiore. «L’intervento estetico è ormai un fenomeno del nostro tempo e il concorso riflette il nostro tempo» afferma Luciano Regolo, direttore di «Novella 2000», anche lui seduto in giuria. «In Sudamerica c’è chi si specializza nel costruire una miss sul tavolino del chirurgo». Non siamo certo a quei livelli, anche se «può darsi che qualcuna abbia deciso piccoli ritocchini». Insomma, il silicone non scandalizza più, ma «naturale» è meglio.

Anche se, come spiega la figlia del patron, Patrizia Mirigliani, «Non c’è nessun regolamento che vieta una Miss Italia rifatta. Certo, i giurati dovrebbero accorgersene prima, ma se non se ne accorgono, lei è stata eletta e la corona le rimane».

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