E i comuni di frontiera ora vogliono lo sconto

I turisti della benzina sono soprattutto i camionisti, che sfrecciano imponenti lungo strade e autostrade dell’Alto Adige stando bene attenti, ovviamente, a fare il pieno in Austria, dove i prezzi sono più contenuti grazie al fisco meno esoso. Di qui la proposta di Dieter Steger, direttore dell’Unione commercio, turismo e servizi dell’Alto Adige: «Benzina e gasolio a prezzi scontati per tutti».
E per tutti intende proprio tutti gli abitanti della provincia di Bolzano, dopo l’esperimento che, dal primo gennaio di quest’anno, ha visto alcuni comuni a ridosso della frontiera con l’Austria usufruire di una riduzione del peso delle accise in proporzione alla distanza dal confine. «Bisogna ricordare - ha spiegato Steger - che il 90 per cento delle imposte applicate sui carburanti rimane in Alto Adige. Se noi riducessimo le accise sono certo che nel giro di pochi anni i minori introiti percentuali sarebbero compensati dai maggiori rifornimenti effettuati».
In questo modo i turisti della benzina non avrebbero più convenienza a emigrare a Innsbruck e dintorni. La proposta è stata apprezzata dai benzinai altoatesini e, del resto, ricalca in parte i provvedimenti adottati nelle province di Trieste e Gorizia che hanno con la Slovenia lo stesso problema che Bolzano ha con l’Austria.

Addirittura la Regione ha reso automatica l’applicazione degli sconti alla pompa, collegandoli alle variazioni slovene: quando di là si abbasseranno i prezzi di benzina e gasolio, di qua si aumenteranno automaticamente, tramite un sistema informatico, gli sconti, tagliando le attese burocratiche attuali.

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