E l’Università torna agli anni di piombo Feriti con le spranghe nove giovani di destra

RomaTorna la violenza all’università. Scontri pesanti martedì notte, a San Paolo, tra studenti di destra e di sinistra davanti alla facoltà di lettere Roma Tre. E due versioni che divergono completamente. «È stata un’imboscata», dicono i giovani del Blocco studentesco. «Sono stati loro ad aggredirci», replicano quelli del centro sociale Acrobax. La Digos indaga, il rettore dell’Università Roma Tre Guido Fabiani fa appello alle istituzioni denunciando un «clima insostenibile».
La cronaca della nottata di botte può fornire qualche appiglio per capire come siano andate le cose. A partire dal bilancio: 9 militanti di destra sono finiti in ospedale, 6 di loro con ferite serie e prognosi di decine di giorni; i denunciati per rissa aggravata sono stati 18, di entrambi gli schieramenti. Tra i ricoverati c’è anche il presidente nazionale del Blocco studentesco e candidato al Consiglio nazionale degli studenti universitari, Francesco Polacchi. È lui a raccontare in una nota come è andata: «Eravamo una quindicina di persone e stavamo facendo affissione, come è prassi nei periodi preelettorali, quando abbiamo visto sbucare dal nulla un centinaio di persone armate di caschi, sassi, bastoni, catene, che ci sono venute addosso, forti del fatto di essere oltre quattro volte superiori a noi nel numero». Ed in effetti sono stati loro ad aver la peggio. E sul posto la polizia ha trovato e sequestrato un borsone pieno di armi improprie, come spranghe e bastoni. I giovani del centro sociale Acrobax la raccontano invece così: «Stavamo attaccando i nostri manifesti della rete sociale dell’XI municipio quando ci siamo trovati davanti a quelli del Blocco studentesco, con il loro solito apparato militare. Ci siamo fronteggiati, li abbiamo invitati ad andarsene dal quartiere perché qui i fascisti non sono bene accetti. A quel punto ci hanno aggredito, noi eravamo di più e siamo riusciti a respingerli. Poi è arrivata la polizia».
Per fornire i dettagli della loro versione i militanti di sinistra hanno indetto una conferenza stampa nella sala consiliare dell’XI municipio. La decisione di concedergliela non è piaciuta a molti politici locali, come a Federico Guidi, consigliere comunale Pdl: «È inaccettabile che in un luogo istituzionale come la sede di un municipio, si faccia una conferenza stampa di questo genere, organizzata dal presidente Andrea Catarci in cui parlano dei militanti di un centro sociale». Un incontro dal quale i ragazzi dei collettivi sono usciti con la volontà di «tenere fuori il Blocco studentesco da qualsiasi competizione elettorale». Da tutt’altra sede parlano gli studenti di destra. Per dire la loro nessuna sala consiliare ma il centro sociale Casapound Italia. Il suo presidente, Gianluca Iannone, dice di aspettarsi una risposta molto forte da parte delle istituzioni locali. «Ci troviamo di fronte all’ennesima menzogna politica - afferma - mentre siamo qui gli aggressori sono in un sala municipale a parlare di assalto squadrista. Sui giornali esce fuori la parola “rissa” e non si parla invece di “imboscata”.

Il 13 e il 14 maggio ci sono le elezioni universitarie e questi signori hanno paura del confronto democratico». Il rettore di Roma Tre, Guido Fabiani, denuncia un «clima elettorale insostenibile» e chiede l’intervento delle istituzioni.

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