Un feudo della sinistra passa alla Lega. Al di là di tutte le dichiarazioni sull«avvicendamento fisiologico» e, al contrario, delle proteste dellopposizione, il nocciolo del cambio di direzione di Rainews24 sta qui: il Carroccio conquista una posizione importante. Dunque, Corradino Mineo dovrà lasciare il posto a Franco Ferraro, caporedattore di SkyTg24, conduttore di «Seven» e giornalista vicino ad Antonio Marano, vice direttore generale e luogotenente leghista nella Tv di Stato. La nomina dovrebbe avvenire (il condizionale è dobbligo visto i continui rinvii) nel cda di domani. La maggioranza che governa la tv pubblica avrebbe trovato laccordo per una serie di nomine che vanno a completare quelle della settimana scorsa. La più rilevante, appunto, quella di Ferraro, amico di Marano dai tempi di Stream che poi divenne Sky. Dunque, la Rai va a pescare direttamente in casa del nemico (Skytg24 è diretto concorrente di Rainews) per mettere un uomo «fidato» a controllare una rete che sta diventando un mezzo potente. Un canale di notizie 24 ore al giorno che arriva già nel 70 per cento delle case degli italiani e che arriverà in tutte non appena il passaggio al digitale terrestre sarà ultimato. Insomma, il controllo di un pezzo importante di informazione. Non per nulla, il canale Rai fino a poco tempo fa (quando lo vedevano in pochi) non se lo filava nessuno. E, invece, ora è al centro dellattenzione. Mineo, che da tempo protesta per lavvicendamento e si mette tra gli «epurati» Rai, dovrebbe invece andare a dirigere il Gr Parlamento. Per Ferraro, invece, non si profila un arrivo facile. Il fuoco di fila delle opposizioni è scattato subito. Uno dei commenti, Paolo Gentiloni: «Quella che si profila è una Rai a pluralismo zero che tradisce la missione di servizio pubblico». Pancho Pardi: «Le epurazioni vanno avanti». Ma soprattutto ci sono le proteste interne. Il comitato di redazione Rai insorge perché vengono assunte persone esterne allazienda mentre partono tagli duri al personale interno.
Ma la giornata di domani è importante anche per unaltra nomina. Questa volta mancata. Doveva essere il giorno della sostituzione di Massimo Liofredi, direttore di Raidue, con Susanna Petruni, attuale vice direttrice del Tg1, considerata più «affidabile» da parte dellala berlusconiana. Ma Liofredi ha fatto sapere che, nel caso, farebbe ricorso alla magistratura. E, dopo quanto è successo con Paolo Ruffini, reintegrato al posto di direttore di Raitre con una sentenza, a viale Mazzini ci vanno cauti.
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