E per il risparmio tradito la scorciatoia Authority

Le decisioni sui risarcimenti affidate a Consob Bankitalia e all'Autorità anti-corruzione

E per il risparmio tradito  la scorciatoia Authority

Pesto e maltrattato, ma con tre arbitri a sua disposizione. Il risparmiatore italiano uscito malconcio dalla crisi ha potuto appellarsi a tre diverse autorità: Arbitro bancario finanziario (istituito presso la Banca d'Italia), Arbitro per le controversie finanziarie (gestito dalla Consob), e Anac (Autorità anti-corruzione). A dir la verità gli ambiti di competenza degli organismi citati (pur con qualche evidente margine di sovrapposizione) sono differenti tra loro.

All'Anac sono stati affidati i ricorsi dei risparmiatori che hanno perso soldi con i bond delle quattro banche messe in liquidazione(Carichieti, Cariferrara, Banca Marche e Popolare dell'Etruria). Gli arbitrati sono appena partiti e i ricorsi ricevuti sono circa 1.700, per un totale di risarcimenti richiesti che si aggira intorno agli 80 milioni di euro.

L'arbitro Consob è stato chiamato a intervenire nelle vicende delle quattro banche decotte per altri profili (per esempio quelli che riguardano gli azionisti). E di recente ha stabilito un principio che ha messo di buon umore i risparmiatori truffati: i clienti delle quattro vecchie banche sono legittimati a procedere anche nei confronti di quelle che ne hanno preso il posto, ormai in mano ad altri istituti (Ubi e Bper). In termini generali la competenza dell'Arbitro Consob riguarda le controversie con gli intermediari finanziarie legate all'attività di investimento quando si verifichino casi di cattiva informazione, negligenza o scorrettezza. In tutti i casi le somme coinvolte non possono superare i 500mila euro.

Quanto all'Arbitro di Banca d'Italia la sua competenza è legata all'attività più tradizionale degli istituti di credito: conti correnti, mutui, prestiti personali.

La diversità di aree di azione spiega anche i numeri diversi: i ricorsi arrivati nel corso del 2017 alla Consob sono stati 1879 (circa 30mila quelli pendenti di fronte a Banca d'Italia). Il valore medio dei rimborsi concessi dalla Consob è stato però di 28mila euro, mentre i risarcimenti medi stabiliti da Banca d'Italia nel 2016 si sono aggirati intorno a 2100.

Nell'uno e nell'altro caso ad avere ragione sono di solito i risparmiatori-investitori. Per quanto riguarda Banca d'Italia il cliente si è visto riconoscere la vittoria nel 75% circa dei casi.

Quanto alla Consob le decisioni assunte al 31 dicembre hanno visto prevalere nel 63% dei casi i risparmiatori, ai quali sono stati riconosciuti risarcimenti per un ammontare complessivo di circa 5,2 milioni di euro. Un terzo dei ricorsi presentati nel 2017 ha riguardato risparmiatori che avevano investito in azioni di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

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