Ecco la battaglia di Parabiago. La storia diventa un fumetto

Anno 1339, fu uno degli scontri più duri in Lombardia. Dal libro di Granito, nati i disegni di Giuseppe Botte

Ecco la battaglia di Parabiago. La storia diventa un fumetto
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«La battaglia di Parabiago non è da annoverarsi tra le solite scaramucce frequentissime in quei tempi nei quali contadi, città e paesi difendevano con la guerra i propri diritti e la propria indipendenza. Fu certo tra le più sanguinose combattute in Lombardia, e lasciò nella storia numerosissime tracce». Così l'erudito Marco Ceriani ricorda un avvenimento che, complice la prossimità geografica con la più risonante battaglia di Legnano - precedente di oltre un secolo e mezzo -, viene spesso colpevolmente dimenticato o relegato a una dimensione locale, dai risvolti quasi fiabeschi: all'alba del 21 febbraio 1339, nei pressi dell'innevato villaggio di Parabiago, sull'asse del Sempione, le truppe viscontee si attestarono a difesa di una Milano già sfibrata dalle contese civili. Dirimpetto, provenienti dal Legnanese, gli oltre 6mila armati della Compagnia di San Giorgio capitanata dall'esule Lodrisio per conto degli Scaligeri veronesi che miravano ad impadronirsi di Milano. Tutto sembrava volgere a favore degli invasori, ma... Il resto è da (ri)scoprire nelle strisce di «Parabellum-La Battaglia di Parabiago», graphic novel appena uscito per «Ferrogallico» (130 pagine, 20 euro).

Tratta dal romanzo storico «A.D. 1339-Il nemico alle porte» di Francesco Granito, l'opera è stata disegnata da Giuseppe Botte, edita da Federico Goglio, curata da Giuliano Polito e presentata da Daniel Marazzini dell'associazione Parabiago Medievale. Ma torniamo a quel mattino di 686 anni fa: un'alta coltre di neve ricopriva il terreno e i soldati milanesi erano spossati dal cammino. In due ondate la Compagnia nemica capitanata dal Malerba (il condottiero mercenario Rinaldo Giver) sgominò dapprima l'avanguardia, poi il grosso dell'esercito di Luchino Visconti, che fu disarcionato, fatto prigioniero e legato ad un albero. Ecco che si compì il miracolo: dopo mezzogiorno, mentre i pochi abitanti rimasti si rifugiano nella chiesa per trovare scampo dai nemici e dalla morsa del gelo, l'improvviso sopraggiungere di Roberto Villani con i rinforzi provenienti da Aquileia, Bologna, Ferrara, Savoia e Monferrato ribalta l'esito della battaglia: mentre dal cielo piovono fulmini sulle schiere degli invasori (accompagnati secondo la tradizione dall'apparizione sfolgorante di S. Ambrogio a cavallo), la Compagnia di San Giorgio è sgominata e Lodrisio catturato. Oltre quattromila vittime restarono sul campo, fra soldati e abitanti del luogo.

Nel fumetto agli eventi della Grande Storia si intrecciano le trame di piccole e grandi vicende personali, fatte di affetti, passioni, codardie ed eroismi. «In quei giorni di turbolenti amori e disumane vendette brillarono le vicende umane e il pensiero di molti protagonisti. Ma si persero migliaia di vite in ore di sangue e di dolore».

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