Vittorio Collini è un benefattore dell'umanità. Insegna da anni quello che non impariamo mai: a spendere meno, a spendere meglio. Si fa chiamare Braccino Corto ma non è avaro per niente, semplicemente non si fa fregare, non si fa prendere in giro, non regala a chi non merita. «L'uomo a cui devi chiedere sempre» lo ha definito Luciana Litizzetto: che nella sua trasmissione, La Bomba su Radio Dj, ha riservato uno spazio fisso a Collini dove si segnalano opportunità di risparmio, occasioni da non perdere, errori nella spesa da non fare. Ha anche un blog ilbraccino.blog.deejay.it, patria dell'orgoglio braccino, rifugio di tutti quelli che non si vergognano a spendere di meno per avere di più. Adesso però è anche in libreria. Ha scritto «Come risparmiare su tutto (e vivere bene lo stesso)» (Mondadori, 12 euro), praticamente la Bibbia del low cost. Ci trovate dritte, consigli, stratagemmi su tutto dai mutui ai telefoni, dalle banche ai carburanti, dalle assicurazioni alle auto, dai viaggi alla spesa di tutti i giorni. Centosessantasei pagine una più utile dell'altra e un avvertimento solo: nulla dopo questo libro sarà più come prima....
Vittorio Collini, come risparmiare su tutto e vivere bene lo stesso: ma non è più divertente una dissipata vita da cicala?
«Certamente. Se solo non ci avessero assillato da piccoli con l'elogio della formica...»
Il risparmio è una virtù da coltivare sempre o una necessità di certo momenti?
«No, è sempre contingente: se si hanno tanti soldi e poco tempo libero meglio pagare senza tentennamenti le cifre che ci chiedono; ma se invece i soldi sono quelli che sono meglio girare un pò e godere quando si spunta la stessa cosa a molto meno».
Non è che di risparmio in risparmio uno poi diventa un antipatico Paperone avaro e senza cuore?
«No, quelli sono i tirchi e ne convengo, ma qui è differente: si tratta solo di arginare un malcostume dilagante che fa sì che ormai per la stessa prestazione o il medesimo oggetto la differenza di spesa sia anche del 50%».
Spendere poco non va tante volte a scapito della qualità di quello che compri?
«Vale quanto sopra: certo che chi più spende meno spende. Ma noi a parità di qualità vogliamo pagare il prezzo più conveniente possibile»
Dov'è che in genere una persona butta via più soldi senza magari rendersene conto?
«Spesso con le prestazioni d'opera. Io per esempio ho fatto montare di recente un condizionatore: ti senti chiedere 300 euro. Ma se giri poco poco e chiedi vedrai che trovi chi lo fa a 150 a parità di lavoro(e pure con fattura!!)».
Dov'è invece più facile risparmiare se uno ci sta un po' più attento?
«Come dico nel libro alcune cose non costano assolutamente fatica e permettono grandi economie: la Rc auto ad esempio quanti vanno per pigrizia o altro dallo stesso assicuratore e magari per quella copertura annuale buttano via in più 500 euro l'anno, rispetto ad una meno cara».
Chi sono i nemici del risparmio, i più bravi a spillarti soldi?
«Nel libro non ne parlo ma sono i mediatori finanziari: promotori, banche. Anche perchè magari uno si sbatte per pagare 200 euro in meno la caldaia e poi ne perde 5000 per un investimento mal consigliato».
Le mogli sono ancora nemiche del risparmio o sono le sole fidate custodi della cassaforte di famiglia?
«Sulle cose piccole son maledette: se non schiattano di caldo con la caldaia a palla non son contente, hai voglia con la manina ad abbassare il termostato, rischi una crisi anche con la figlia freddolosa... vagli a dire che in maglietta a gennaio non è il caso...»
Dove è più difficile risparmiare per le abitudini dell'italiano?
«Penso che la più dura a morire sia il cappuccino e cornetto e vivaddio che ci sia in eterno (magari con 200 metri a piedi in più scovi il bar con le paste fresche. E costa pure 20 cent in meno...)».
In giro ci sono più furbetti o più sprovveduti?
«I furbetti sono nati molto prima e prosperano a spese degli sprovveduti. O chi si può permettere di esserlo».
Più economico (o più facile) risparmiare tempo o denaro?
«Per risparmiare denaro ci vuole un pò di tempo da spendere»
Mediamente il suo libro quanto aiuta a risparmiare?
«Più o meno 1200 euro l'anno. Il primo anno anche di più intervenendo una volta per tutte su assicurazione, banca, utenze eccetera».
Tre consigli base irrinunciabili per cominciare una sana vita da braccino corto?
«Avere internet, fondamentale per documentarsi, ricordarsi i prezzi, e prima di grossi acquisti informarsi in più punti. Quasi sempre l'impresa vale la spesa».
Ma Lei non ha mai fatto una follia con il denaro, un massì, crepi l'avarizia per qualcosa a cui tenevi?
«Certo mi sono comprato una barca a vela in Grecia e l'ho portata in Italia. E ho verificato la bellezza dei due momenti topici con una barca: quando la compri e quando la vendi...»
Si è mai pentito di aver risparmiato su qualcosa quando invece sarebbe stato meglio spendere?
«No, perchè la qualità è importante. Mi son molte volte pentito, e lì nasceva il Braccino, quando vedevo che quello che avevo pagato mettiamo 100 lo trovavo identico a 60. Nel libro non parlo mai di sacrifici a discapito della qualità, anzi non parlo proprio di sacrifici. Io cerco di spiegare come difendersi, come spendere con la relativa sicurezza di aver sborsato il minimo possibile per quel viaggio, quell'oggetto o quel servizio. Ma sempre lo ripeto ancora a parità di qualità».
Ma se adesso andiamo a prendere un caffè al bar qui sotto perchè mai dovrei offrire io?
«Primo perchè magari sei uno che spende un botto con l'assicurazione e ti ho spiegato
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