Ecco che cosa succede negli altri Paesi

L’Inghilterra ci ha pensato prima dell’Italia. È allo studio un progetto di legge che inasprisce le pene per i minorenni. Questo perché negli ultimi anni la criminalità minorile è aumentata a dismisura (in alcuni casi - come i reati di spaccio di stupefacenti - anche del 25 per cento). Il prossimo provvedimento dovrebbe eliminare le attenuanti legate alla minore età nei reati più gravi, come quelli contro la persona: a tutela dei giovani e per il loro reinserimento resterebbero soltanto le forme di detenzione alternativa negli ultimi anni della pena. Negli Stati Uniti, invece, la legislazione per i minorenni è andata troppo avanti e alla fine è dovuta tornare indietro. La Corte Suprema, infatti, l’anno scorso ha cancellato la pena di morte per i reati commessi da minorenni. Oggi, pertanto, la legge federale prevede che come pena massima i minorenni abbiano la detenzione fino al compimento del 21° anno di età. Questo provvedimento però può essere scavalcato dalla legislazione statale per le pene connesse a una serie di reati più gravi come quelli di omicidio e stupro. In Spagna il codice è stato riformato nel 2001.

In senso garantista: è vietato limitare la libertà a chi ha meno di 16 anni. Tra i 16 e i 18, invece, i giudici non possono mandare in carcere i giovani. Possono soltanto punire con una forma di detenzione alternativa, da scontare in istituti specializzati.

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