Ecco chi sono i quattro candidati che si contendono la presidenza

Una cosa è certa: non sarà oggi l’ultimo giorno della presidenza di Andrea Mondello alla Camera di Commercio di Roma. Il Tar, infatti, ha accolto ieri, in via provvisoria e fino al 10 giugno, la richiesta di Confcommercio e Federlazio di sospensione della riunione del consiglio camerale convocato per oggi per scegliere il successore sulla poltrona di via de’ Burrò. A far saltare il banco la richiesta da parte di Confcommercio-Federlazio di ottenere il 32° consigliere, bloccato dal mancato decreto di nomina da parte della Regione. Provvedimento che, fa sapere la presidente della Regione Lazio Renata Polverini da Gerusalemme, è pronto.
Quindi nessun giallo, solo un banale ritardo. Certo è che parte male, con un «contenzioso che si poteva evitare», come dice il presidente di Confcommercio Cesare Pambianchi, il già difficile cammino sulla strada del dopo-Mondello, sul quale grava già la ricerca di un’unanimità auspicata da tutti ma perseguita da pochi. «Mi auguro sia un futuro unitario. Non ci si può dividere fra maggioranze e minoranze. Io credo si siano tutte le risorse e la capacità di dialogo per trovare una soluzione unitaria in questo passaggio», dice il sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Credo sia saggio e logico lavorare per un accordo ampio e all’altezza del ruolo economico della Capitale tenendo in forte considerazione il lascito di Mondello e ascoltando le sue indicazioni in un clima di collaborazione fra tutti i protagonisti in campo e gli iscritti», l’invito del sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro.
Quattro sono i candidati che si contendono la poltrona. Teoricamente in testa sarebbe l’attuale vicepresidente Lorenzo Tagliavanti, indicato dai 14 consiglieri dell’alleanza dei «piccoli», che potrebbero diventare 16 se si considerano i seggi di sindacati (Cgil) e dei consumatori. Ma ieri veniva da più parti indicato vicinissimo al successo Giancarlo Cremonesi, presidente di Acea, sostenuto dall’Unione degli industriali, che vanta sei seggi e che avrebbe anche il gradimento del sindaco; a concorrere ancora Cesare Pambianchi, presidente di Confcommercio e di Investimenti SpA, e il presidente del gruppo Ferrovie dello Stato Innocenzo Cipolletta. Nomi pesanti per un’istituzione che negli ultimi anni ha rappresentato il motore dello sviluppo e della modernizzazione della capitale e che grazie a una gestione unitaria che l’ha caratterizzata con la regia Mondello ha nelle sue casse 172 milioni di euro pronti per essere investiti e un asset per quasi un milione di euro, un tesoro fatto di partecipazioni nelle più importanti infrastrutture romane delle quali la Camera di commercio è azionista determinate.


L’elezione del nuovo presidente passa attraverso due votazioni dei consiglieri a maggioranza qualificata, per le quali servono i due terzi dei votanti; alla terza il candidato deve ottenere la maggioranza assoluta (meta più uno degli aventi diritto al voto) e, alla quarta, si passa al ballottaggio tra i due più votati alla terza tornata, ma bisogna ottenere la maggioranza più uno dei voti. Se ci sarà fumata nera il rischio è il commissariamento.

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