Ecco i «primi passi» dell’Eur

Scatti di fotografi professionisti e immagini amatoriali per raccontare la nascita e la «fortuna» del quartiere

Un racconto attraverso le immagini. Protagonisti la quotidianità e i cambiamenti dell’Eur, dalla sua progettazione, sul finire degli anni Trenta, fino ai primi anni del Ventunesimo secolo. La mostra fotografica «Istantanee di vita. Volti, gesti, persone, architetture dell’Eur» ripercorre, infatti, i momenti più significativi della storia del quartiere della zona sud della città.
La retrospettiva, promossa dai vertici del Eur Spa, resterà aperta per i visitatori, nella sede di via Ciro il Grande, fino al 20 gennaio. Lungo il percorso espositivo si possono ammirare clic in gran parte inediti, scattati da fotografi professionisti ma anche immagini amatoriali di varia provenienza: alcune sono conservate nell’archivio storico della società, altre sono di privati o di associazioni territoriali.
In totale più di trecento foto in bianco e nero che ripercorrono le fasi più significative della vita dell’Eur, molte delle quali sono momenti di lavoro. Non mancano, infatti, scatti che ripropongono gli operai dell’E42 mentre sono all’opera nei cantieri per la costruzione, a esempio, del Palazzo dei congressi: arrampicati sui ponteggi, in bilico sulle travi, chini per spostare enormi pesi.
Tra le prime immagini in esposizione, particolare è una che mostra in primo piano la struttura di ferro del palazzo della Civiltà italiana del 1940. Catturati dai clic, però, ci sono anche gli attimi di pausa, con gli operai che chiacchierano, mangiano insieme sorridenti o bevono da una piccola botte.
Altre immagini, invece, mostrano la realizzazione, il trasporto e la messa in opera delle grandi statue del palazzo della Civiltà italiana con in primo piano il lavoro di scultori, pittori e mosaicisti. In più si possono ammirare anche foto di persone curiose che seguono da vicino l’andamento dei lavori nei vari cantieri.
Il percorso espositivo si sviluppa in larga parte lungo i corridoi della sede, il cuore della mostra, però, è racchiuso nei suggestivi locali del rifugio antiaereo.

Chiudono l’esposizione gli scatti di due momenti particolari: le gare olimpiche del 1960 e la posa della prima pietra della «Nuvola» di Fuksas, del nuovo centro congressi.
La mostra, a ingresso libero, è aperta dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 17.

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