Ecco tutti i fenomeni. Con i record di plastica

RomaCome li ricorderemo? Un po’ plastificati. Solo gli allegri compagnoni di Tahiti si sono permessi di nuotare senza i costumi al poliuretano. Per il vero anche Yulia Efimova, la russa che ama portare sempre il rosa in acqua, ha provato a tornare al vecchio stile (dei costumi). Ma per vincere il suo oro (50 rana) si è dovuta adeguare. Campioni veri e record alla plastica: Roma 2009 ci lascia così. Da gennaio in poi (quando si tornerà al tessuto) ci sarà da riempire i bidoni della differenziata. Ma sarebbe ingeneroso dire che i costumoni siano stati unici protagonisti. Certo, si sono presi la parte: quando mai s’era visto? Quarantatré primati assoluti battuti (ieri quattro), una pioggia di record e recordini, qualcuno si sarà illuso di andare davvero così forte. Ora andiamo a curiosare fra i veri protagonisti.

IL PRIMO E L’ULTIMO Una donna e un uomo, quasi la sceneggiatura del nuoto avesse previsto tutto. Lei è Sarah Sjostrom, svedesina belle forme, che ha realizzato il primo primato del mondo dei campionati, nella semifinale 100 farfalla. Lui è David Walter, 22enne americano della staffetta 4x100 misti, che ha chiuso i mondiali con tanto di record, propiziato da una grande frazione di Phelps nella farfalla (ancora sotto i 50”).

IL CANNIBALE Michelone Phelps era un po’ svogliato, ma ancora una volta ha vinto la personalissima classifica dei pluridecorati: 5 ori e un argento. È rimasto con due palmi di naso davanti a Hulk Biedermann. In compenso ha regalato la gara più emozionante e intensa battendo Milorad Cavic nei 100 farfalla. Addio ai fantasmi di Pechino. Sembrava un match di boxe con ko.

SPEEDY GONZALES Arrivano da una parte all’altra del mondo i due siluri dello stile libero. Dal Brasile ecco esportato Cesar Cielo, bionda faccia da bambino, sangue di bisnonni italiani, uomo record nei 100 e nei 50. Dalla Germania si è fiondata Britta Steffen, bionda inarrivabile nelle due gare brevi, anche lei con record. E quando le hanno detto: «Sembri Cielo», lei ha ringraziato per il complimento, anziché scocciarsi.

UNO DA SPOSARE A detta di sei tifose sulle tribune Pawel Korzeniowski, 24enne fustone polacco, argento nei 200 farfalla, dietro Phelps, è un uomo da sposare. Glielo hanno scritto su un cartello grande quanto una lavagna.

LA PIÙ SINCRONIZZATA Natalia Ishchenko straordinaria russa del sincronizzato: 5 ori in 5 gare. Ha fatto piangere Gemma Mengual, regina spagnola del sincro, arrivata sempre alle sue spalle. Tranne quando la Ishchenko non ha gareggiato (vedi combinato libero).

SUPERHULK Grande, grosso, veloce e vincente. Forse un po’ troppo. Paul Biedermann, 23 anni il 7 agosto, ha distrutto i record di Phelps e Thorpe, due miti, e messo nell’angolo perfino il Michelone dorato. Così straripante da non sembrar vero. Sì, d’accordo, lo allena un tecnico dell’ex Germania Est. Pensar male è lecito o illecito?

DOPING Chi l’ha visto? Nessuno, visto che i controlli (oltre 360) erano sulle urine. Protagonista solo per malpensanti, che non sono pochi. Ma qualcuno ha fatto pensare male. Per esempio, quelle cinesi che filano così sparate. In 30 finali su 40 sono stati cancellati primati: sicuri che sia tutto oro quello che luce?

BABIES D’ORO Lui è Thomas Daley, 15 anni, meraviglioso tuffatore inglese, oro nella piattaforma, scampato a una storia di bullismo. Lei è Li Zhesi, cinesina di 13 anni, ovvero la più giovane iridata della storia. Si allena in Australia ed ha tenuto botta alla Steffen e alla Lenton nell’ultima frazione della 4x100 mista.

I MIGLIORI Federica Pellegrini e Michael Phelps sono stati premiati come migliori atleti.

Onore al merito. Ma anche un’altra Italia ha vinto tutto: quella dei costumi. I due marchi nostri hanno conquistato 70 medaglie e 27 record. Quando si tratta di pensarne una in più del diavolo, noi italiani siamo fenomeni.

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