La Banca centrale russa porta i tassi al 12%. E dopo il crollo lancia il rublo digitale

La nuova valuta, fondata sulla tecnologia blockchain, si trova ancora in una fase di sperimentazione

La Banca centrale russa porta i tassi al 12%. E dopo il crollo lancia il rublo digitale
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Dopo una riunione straordinaria del Consiglio di amministrazione, la Banca centrale russa ha stabilito l'incremento dei tassi di 15 punti base, portandoli così fino al 12% rispetto al precedente 8,5% annuo. Stando a quanto riferito dall'agenzia di stampa russa Tass, l'obiettivo della manovra è quello di riuscire a riportare l'inflazione al 4% entro il prossimo anno. Secondo alcuni economisti occidentali, invece, si tratterebbe di una scelta dettata dall'andamento sui mercati del rublo, che avrebbe raggiunto il minimo storico nel cambo col dollaro: a metà seduta, nella giornata di ieri, la valuta russa aveva toccato quota 101 per un dollaro (111 per un euro), contro i 60 su cui si assestava prima dell'inizio del conflitto.

"Il Consiglio di amministrazione della Banca di Russia ha deciso di aumentare il tasso di riferimento di 15 punti base dal 2023 agosto 350 al 12,00% annuo", spiega in una nota ufficiale la Banca centrale russa. "Questa decisione è stata presa al fine di limitare i rischi per la stabilità dei prezzi", puntualizza: lo scopo primario è quello di riportare l'inflazione entro la soglia del 4% nel 2024 e di renderla stabile e duratura nel tempo.

Il rialzo di 15 punti base potrebbe tuttavia non essere l'ultimo in previsione, precisa la Banca centrale russa, anticipando l'eventualità di prendere "ulteriori decisioni chiave sui tassi in base all'andamento delle dinamiche di inflazione". Nel caso in cui si verificassero in futuro ulteriori rialzi dell'inflazione, sarebbe "possibile un ulteriore aumento del tasso di riferimento".

Oltre ciò, per proteggere il Paese dall'effetto delle sanzioni imposte dal mondo occidentale, la Banca di Russia ha lanciato il rublo digitale: si tratta di una valuta di nuova concezione fondata sulla tecnologia blockchain, rientrante nella Cdbc (Central bank digital currency). La moneta, emessa direttamente dalla Banca centrale russa e conservata in "portafogli elettronici", si trova tuttora in una fase di sperimentazione che al momento riguarda solo 13 banche e 600 persone: queste potranno effettuare i pagamenti con la nuova valuta in 30 punti vendita dislocati in 11 grandi città del Paese.

Conclusa la fase sperimentale, le modifiche saranno implementate nel sistema economico nazionale:"le operazioni saranno gratuite per i cittadini e con una commissione minima per le imprese", annuncia la Banca centrale.

Così facendo, la Russia diviene il ventunesimo Paese al mondo a percorrere la strada che condurrà alla creazione di una valuta nazionale digitale: per ora, almeno secondo quanto riportato dai ricercatori del Consiglio Atlantico, 11 Nazioni, tra cui la Nigeria, avrebbero introdotto già anche una Cnbc. L'obiettivo di Mosca è quello di estendere tali benefici all'intera popolazione entro il biennio 2025/2027.

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