Accordo tra Sea e Eni, biocarburante per gli aerei commerciali

Siglata l'intesa per la decarbonizzazione del settore aereo e l'accelerazione del processo di transizione ecologica a Milano Linate e Milano Malpensa dove la società di gestione è impegnata a raggiungere l’obiettivo “NET Zero” entro il 2030. Armando Brunini: "La ripartenza del settore aeroportuale passa da un’accelerazione sulla sostenibilità ambientale"

Accordo tra Sea e Eni, biocarburante per gli aerei commerciali

Accordo per promuovere iniziative di decarbonizzazione del settore aereo e accelerare il processo di transizione ecologica tra Eni e Sea, la società di gestione degli aeroporti di Milano Malpensa e Milano Linate. L’intesa estende la collaborazione avviata nel dicembre 2021 per il rifornimento ai voli privati di biocarburanti Saf (Sustainable aviation fuel) aanche per i voli commerciali e per la fornitura di biocarburante idrogenato Hvo puro (Hydrotreated vegetable oil) per la movimentazione dei mezzi a terra oltre a un programma di sviluppo congiunto di servizi di smart mobility. Prodotti e servizi idonei a sostenere sia la riduzione delle emissioni legate alle operazioni aeroportuali (scope 1 e 2) che la decarbonizzazione del trasporto aereo e terrestre degli scali (scope 3).

Eni è il secondo produttore di biocarburanti Hvo in Europa e utilizza la tecnologia proprietaria Ecofining™, che consente anche di produrre carburanti sostenibili per l’aviazione da materie prime di origine vegetale e di scarto. La nuova strategia Eni “Net zero carbon al 2050” consentirà di fornire una varietà di prodotti interamente decarbonizzati, coniugando sostenibilità ambientale e finanziaria.

Carburante biosostenibile per aerei prodotto da Eni

“Con questa iniziativa – spiega Umberto Carrara, direttore Green/Traditional Refining and Marketing di Eni – sviluppiamo ulteriormente il potenziale dei biocarburanti sostenibili per l’aviazione, che al momento sono l’unica soluzione immediatamente disponibile per decarbonizzare il settore. Eni ha avviato da alcuni mesi la produzione di Saf con una minima quota di oli alimentari esausti, ma prevede di sviluppare a breve l’Eni Biojet, esclusivamente da materiali di scarto quali Uco (Used cooking oil) o grassi animali, che potrà essere utilizzato in miscela con il jet convenzionale fino al 50% per arrivare a produrre oltre 200mila tonnellate all'anno entro il 2024 e almeno 500mila nel 2030”.

Sea guarda al futuro con la consapevolezza che la ripartenza del settore aeroportuale passa da un’accelerazione sulla sostenibilità ambientale – sottolinea Armando Brunini, ceo di Sea -. Malgrado la crisi, tutti gli operatori del settore stanno investendo in tecnologie e progetti che rendano più veloce questo passaggio. Sono convinto che il nostro settore debba guidare la transizione ecologica e a fronte di risultati concreti e misurabili possa meritare un quadro di policy di sostegno e di incentivo. Sea si sta impegnando sotto diversi fronti e l’accordo con Eni è particolarmente efficace perché permette di implementare progetti le cui ricadute positive saranno visibili”.

L' accordo aiuterà Sea a raggiungere l’obiettivo “NET Zero”, ovvero l’azzeramento delle proprie emissioni nette (scope 1,2 e 3), entro il 2030, in anticipo di 20 anni rispetto alla maggior parte degli impegni internazionali.

Non solo, permetterà al gestore aeroportuale di sviluppare azioni sempre più sostenibili e innovative per il mantenimento del più alto livello (ACA 4+ Transition) del programma Airport Carbon Accreditation dell’associazione degli aeroporti Aci Europe raggiunto a Milano Linate e Milano Malpensa.

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