Alitalia, stop di Atlantia per l’incertezza su Autostrade

Lo società in trattativa con Fs per il salvataggio della compagnia aerea potrebbe tirarsi indietro causa incertezza sulla concessione autostradale

Alitalia, stop di Atlantia per l’incertezza su Autostrade

Un "passo indietro" che potrebbe far saltare il piano di salvataggio di Alitalia. Atlantia, in una lettera inviata al governo, ha evidenziato che "Il permanere di una situazione di incertezza in merito ad Autostrade per l'Italia non consentirebbero di impegnarsi in un'operazione onerosa di complessa gestione ed elevato rischio".

Quello che sta accadendo è chiaro: sulla company in campo alla famiglia Benetton pende la "spada di Damocle" della revoca della licenza della concessione su Autostrade e questa posizione, confermata negli scorsi giorni dal premier Conte, si sta riflettendo in negativo sulla trattativa tra la società e Ferrovie dello Stato nel piano di salvataggio di Alitalia.

"È in corso il procedimento per la caducazione della concessione, all'esito del quale non faremo sconti ai privati e perseguiremo l'interesse pubblico" ha dichiarato Giuseppe Conte e poco dopo è arrivata la lettera al neoministro dello Sviluppo economico Patuanelli, in cui la company chiede di avere chiarezza sulle concessioni per la sua controllata Autostrade per l'Italia (3mila km di autostrade), da cui ottiene profitti elevati e che consentirebbero di avere la stabilità finanziaria necessaria a lavorare sulla quota azionaria in Alitalia e sul piano di salvataggio e rilancio.

Data l'incertezza Patuanelli ha prorogato al 15 ottobre il termine per l'offerta vincolante di Fs-Delta e Atlantia per acquisire le attività della vettore aereo, ma la trattativa, che si gioca su due fronti, è già iniziata. Nel frattempo sulla questione interviene anche viceministro allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni, a margine dell'Assemblea di Assolombarda al Teatro 'La Scalà di Milano, che ha aggermato: "Noi non sottostiamo ai ricatti di nessuno e credo che bisogna lavorare per fare le cose non per distruggerle". Inoltre il pentastellato si rivolge anche a Delta arilines, che fa parte dell'accordo su Alitalia e che non ha dato la sua disponibilità a incrementare le rotte transatlantiche previste per la compagnia di bandiera italiana: "E' chiaro che se tu hai il 10% e poi vuoi dettare la linea... I numeri non sono opinabili.

Quindi, è chiaro che se hai il 10%, probabilmente non ci credi a fondo e, quindi, nei piani di governance e industriali si facciano le valutazioni in ottica di come sarà la compagine sociale. Non è che con il 10% detti la linea".

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