Altavilla in Alitalia per cercare lo sposo

L'ex manager Fca diventa presidente esecutivo. E il bivio è Lufthansa- Air France

Altavilla in Alitalia per cercare lo sposo

La nuova Alitalia non c'è ancora ma cambia già presidente. Ieri il ministero dell'Economia e delle Finanze, azionista al 100% di Ita - la newco incaricata di disegnare un futuro per la compagnia - ha nominato al vertice Alfredo Altavilla, manager di primissimo livello, una vita alla Fiat, grande esperto di relazioni e di accordi internazionali. Prende il posto di Francesco Caio, che da poche settimane è stato nominato amministratore delegato di Saipem (di cui era già presidente): l'impegno per il nuovo incarico lo ha indotto a dimettersi.

L'annuncio della staffetta in Alitalia è stato dato ieri pomeriggio dal Mef con una nota nella quale si sottolinea che Altavilla «in virtù della rilevante esperienza manageriale e delle riconosciute capacità professionali, garantirà un prezioso apporto esecutivo allo sviluppo della società, con particolare riferimento alla strategia, alla finanza e alle risorse umane». Un perimetro diverso rispetto alle deleghe che erano state affidate a Caio affari legali, comunicazione e rapporti istituzionali che ora rientrano quindi nelle competenze dell'ad Fabio Lazzerini. Quest'ultimo «proseguirà continua la nota - il notevole lavoro svolto per il lancio della società e la definizione del modello operativo e di business».

Altavilla, 57 anni ad agosto, pugliese, è stato in prima linea nel gruppo Fiat dal 1990 al 2018, diventando il collaboratore più stretto e più fidato di Sergio Marchionne, del quale avrebbe dovuto essere il delfino: ma non andò così e la sua strada si divise da quella di Fca. Oggi è presidente del gruppo farmaceutico Recordati e senior advisor di Cvc. Tra i momenti più rilevanti della sua carriera, vanno senz'altro ricordati i negoziati sull'opzione put con il gruppo General Motors e quelli che portarono poi al matrimonio con Chrysler. Alla Fiat era un po' considerato il ministro degli esteri: e proprio queste sue caratteristiche saranno importanti ora per tessere i rapporti con i nuovi partner di Ita. Al di là, infatti, della trattativa in corso a Bruxelles su aiuti di Stato, piano industriale, discontinuità con il passato, l'altro fronte strategico è quello della futura alleanza della compagnia aerea con un partner di alto profilo. Sarà questo il terreno di manovra di Altavilla, delicatissimo perché da qui dipenderà buona parte della strategia commerciale e industriale (e in seguito societaria) del nuovo vettore.

Si tratterà di scegliere, in buona sostanza, se stringere un rapporto privilegiato con Lunfthansa e la sua alleanza Star Alliance oppure con Air France e Delta e il gruppo Skytime; una decisione cruciale dalla quale dipenderanno la futura rete di collegamenti e il complesso delle scelte di mercato.

Altavilla avrà anche una delega alle risorse umane: tema anche questo molto delicato, perché la discontinuità richiesta dall'Ue non ammette, concettualmente, che il personale della nuova compagnia possa essere lo stesso di quella vecchia. Andrà, per quanto possibile, reperito sul mercato o sarà oggetto di specifiche selezioni.

Ieri i sindacati sono stati rassicurati dai commissari di Alitalia: sono arrivati 40 dei 100 milioni del nuovo prestito governativo, per cui gli stipendi di giugno non sono a rischio; nemmeno le

quattordicesime, che verranno pagate ai primi di luglio. Oggi resta però confermato - riferiscono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl - lo sciopero di tutto il trasporto aereo per quattro ore tra le 13.00 e le 17.00.

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