Arresto e multa da capogiro: scatta la stretta sul Superbonus

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge in materia di bonus edilizi e Superbonus: ecco le novità principali

Arresto e multa da capogiro: scatta la stretta sul Superbonus

Il Consiglio dei Ministri ha approvato i decreti legge su energia e Superbonus. Secondo quanto si apprende da fonti del governo, è stato approvato all'unanimità il nuovo decreto sulle cessioni dei crediti legati ai bonus edilizi, compreso il Superbonus.

Chi rischia il carcere

Chi mente sul Superbonus rischia il carcere: oltre alle multe, infatti, il tecnico che dovrà controllare le asseverazioni necessarie per ottenere i bonus edilizi ed "espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione" oppure "attesta falsamente la congruità delle spese", può finire il galera per un periodo compreso tra due a cinque anni e una super multa tra 50 e 100mila euro.

Cosa dice il decreto

È quanto si legge nella bozza del decreto che introduce "misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia". Inoltre, ci può anche essere un aumento della pena se il profitto è commesso per se stesso o per altri. La novità rispetto agli ultimi giorni quando si era paventata l'ipotesi di un'unica cessione del credito per evitare le frodi è data da "due ulteriori cessioni" nel caso in cui vengano effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all'albo. Inoltre, è stato stabilito che debba esserci un codice identificativo univoco per ogni credito, da indicare nelle eventuali successive cessioni, così da evitare qualsiasi tipo di frode ai danni dello Stato. Le disposizioni si applicheranno alle cessioni inviate all'Agenzia delle Entrate a partire dal 1° maggio 2022.

Come riporta il Corriere, l'aver ripristinato la cessione del credito fino a un massimo di tre volte, potrebbe vedere una platea più vasta composta anche da altri soggetti purché siano "sicuri" come le banche, le società quotate in Borsa e le società vigilate dalla Consob. La misura consentirà di allargare il mercato dei crediti dal momento che le banche, da sole, non sarebbero più in grado di poter soddisfare tutti gli sconti. Nella riunione del Cdm, c'è stato l'ok anche alla norma proposta dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, che subordina la concessione dei bonus edilizi all'applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore stipulati dalle organizzazioni più rappresentative: la misura garantisce formazione e maggiore sicurezza per chi lavora nei cantieri.

"Ora basta modifiche"

Il presidente di Confartigianato, Marco Granelli, auspica che con il provvedimento di oggi in materia edilizia e di superbonus si sia conclusa "la stagione delle continue modifiche ai bonus edilizia, ben 9 negli ultimi 20 mesi".

Adesso sarebbe necessario un assetto normativo definitivo "per restituire finalmente alle imprese la certezza di poter investire e lavorare e contribuire al rilancio di un settore fondamentale per la nostra economia e per la transizione green", ha aggiunto.

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