È in arrivo una nuova stretta del Fisco, che a partire dai primi mesi del 2022 darà il via ad una serie di capillari controlli nei confronti dei contribuenti, focalizzando innanzitutto la l'attenzione sui vari bonus e le agevolazoni introdotte negli anni dalle varie leggi di Bilancio.
Nel mirino i vari incentivi destinati alla casa, in particolar modo bonus facciate, sisma bonus e tutte quelle altre misure per le quali sono previste cessione del credito o sconto fattura. Stando a quanto riportato da Il Sole 24 Ore, l'Agenzia delle entrate avrebbe fino ad ora individuato 800 milioni di crediti inesistenti: complessivamente sono stati attivati scambi per 19,3 miliardi di euro, di cui 6,5 miliardi per cessioni e sconti in fattura connessi al Superbonus 110% e 12,7 miliardi per tutti gli altri incentivi edilizi.
Le verifiche sui bonus edilizi, per le quali è addirittura stato emesso un apposito decreto dal governo, saranno come annunciato particolarmente intense: verranno effettuati specifici controlli sulle spese sostenute in base ai lavori effettivamente realizzati. Una delle anomalie maggiormente diffuse è stata, in effetti, un generale rialzo del costo degli interventi, spesso e volentieri ingiustificato. Le fatture vengono talvolta gonfiate, facendo affidamento sul fatto che il contribuente non sia portato ad effettuare un controllo particolarmente accurato dei costi visto che la metà o la totalità dell'importo è a carico dello Stato. Proprio per questo motivo nasceranno degli specifici listini prezzo di riferimento.
Nel mirino del Fisco anche i percettori del reddito di cittadinanza. Il contributo verrà sospeso anche nel caso in cui il beneficiario si rifiuti di partecipare ad attività di vario genere o a colloqui da svolgersi in presenza. In previsone anche un taglio all'assegno pari a 5 euro al mese a partire da quello successivo alla data di un eventuale rifiuto opposto ad una congrua offerta di lavoro.
Che i conti correnti siano già da tempo terreno privilegiato di indagine da parte del Fisco per ricostruire le spese e le abitudini dei contribuenti non è di certo una novità. Con la stretta relativa all'utilizzo dei contanti nei pagamenti (dal 2022 la soglia scenderà da 1999,99 euro a 999,99), e quindi l'obbligo non scritto di fruire di Carte di credito o Bancomat, i controlli si faranno senza dubbio ancora più serrati.
Quello ricettivo è un altro settore pronto a finire nei radar dell'Agenzia delle entrate: si parla in particolar modo di Hotel, Bed&breakfast e di affitti brevi, come quelli proposti da Airbnb. La lotta all'evasione fiscale sarà effettuata concedendo al Fisco e ad altri enti creditori, come Inps, il diritto di accedere alla banca dati delle strutture ricettive creata nel 2019. Ognuna di esse, da allora, è infatti individuata tramite uno specifico codice, che deve obbligatoriamente essere inserito in ogni offerta o promozione.
Oltre che per dimostrare di essere in regola col Fisco, tali controlli consentiranno di verificare il pagamento della tassa di soggiorno, quella che le strutture incassano dai propri ospiti e devono successivamente versare al Comune.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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