"Prima di chiedere altri soldi, dovrebbero usare meglio quelli che hanno". È la critica che ricorre di più nei paesi euroscettici, in primis la Gran Bretagna, all'indomani della relazione presentata dalla Corte di Conti dell'Unione Europea.
Per il diciottesimo anno consecutivo, la magistratura contabile dell'Ue ha stoppato il bilancio dell'Ue, ravvisando errori, mancanze e sperpero di denaro. Circa cinque miliardi di euro di errori nelle finanze europee nello stesso anno (su un totale di 130 miliardi) finiti sotto la lente di ingrandimento della Corte dei Conti.
Nel rapporto Ue viene rilevato inoltre come il tasso di errore nella spesa sia salito dal 3,7% del 2010 al 3,9% del 2011. In pratica, l’importo considerato a rischio irregolarità è salito da 0,4 miliardi nel 2010 a 2 miliardi di euro nel 2011.
Terreni situati in Lombardia e in Galizia (Spagna) ricoperti da pascoli permanenti e foreste spacciati per terre agricole che possono beneficiare di aiuti europei. Gravi carenze nelle regole in materia di mercati pubblici nel gasdotto tra la Romania e l’Ungheria (ma che la Commissione Ue contesta). Mancato rispetto delle procedure per progetto per l’approvvigionamento in acqua, in Etiopia. Sono solo alcune delle falle economiche dell'Unione Europea.
I maggiori errori si ravvisano nello sviluppo rurale (7,7%), nelle politiche "regionale, energia e trasporti" (6%) e nella ricerca (3%). La Commissione Europea ha risposto a stretto giro di posta, minimizzando il problema e spiegando che "il tasso globale di errore sulle spese dell’Ue è inferiore al 4%".
"È come dire che per ogni 100 euro di fondi Ue, 96 sono stati ben spesi, mentre i 4 restanti sono a rischio, ma non per questo sono stato persi o sperperati, o ancora meno sono oggetto di frodi", ha spiegato la portavoce del commissario alla fiscalità Algirda Semeta.
In caso di errori, nella gestione dei finanziamenti Ue, lo Stato membro interessato deve rimborsare
l’ammontare ricevuto alle casse comunitarie e rivalersi sui beneficiari che non hanno rispettato le regole. Vitor Caldeira, presidente della Corte dei Conti, ha dichiarato che "il bilancio dell’Ue potrebbe essere usato in modo più efficace ed efficiente, e fornire un maggior valore aggiunto per i cittadini".
Tra gli errori figurano anche casi parossistici. Alcuni esempi? Circa 200 mila euro sono stati concessi per un progetto in Lombardia per costruire una fattoria con un laboratorio per la lavorazione e l'essiccazione frutta. Peccato che poi la fattoria sia risultata essere una abitazione privata.
A un contadino è stato concesso un premio speciale per 150 pecore. Pecore che non possedeva. In Italia e in Spagna, gli agricoltori sono stati pagati per mantenere un "pascolo permanente", quando quei terreni erano ricoperti da fitte foreste.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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