
L'asse franco-tedesco vacilla come un pugile suonato e l'Italia non è più la cenerentola d'Europa, anzi. Al momento il governo Meloni è l'unico a poter ostentare stabilità e proprio ieri lo spread tra Btp e Bund decennali è tornato ai minimi da settembre 2021 a 105 punti base (dai 106 di lunedì) dopo essere sceso a 103,9 punti nel corso della seduta. Nell'autunno del 2022, quando la premier si è insediata, il differenziale viaggiava attorno ai 230 punti base. Il rendimento del decennale italiano benchmark (scadenza 1 febbraio 2035) ha chiuso al 3,54%, invariato rispetto alla vigilia ma è stato il Bund decennale a perdere leggermente terreno nella seduta, con una conseguente lieve risalita dei rendimenti.
Tutto questo nella giornata in cui il Tesoro di Giancarlo Giorgetti (in foto) ha proseguito il collocamento del nuovo Btp Più con un ottimo andamento dopo il debutto sprint di lunedì. Il nuovo titolo, riservato al retail e dunque ai piccoli risparmiatori, ha ricevuto ordini per oltre 3,73 miliardi di euro con 113.323 contratti. Nel primo giorno ha raggiunto 5,6 miliardi di raccolta. Con i numeri di ieri il totale sale a così a 9,3 miliardi. Il successo è determinato da più fattori: la presenza di tanta liquidità sui conti correnti dei piccoli e medi risparmiatori che non viene remunerata adeguatamente dalle banche principali, oltre al tasso, leggermente più alto dei Btp in circolazione con durata residua di quattro anni. Ma anche l'effetto traino dalla campagna di informazione che caratterizza le emissioni retail di via XX settembre e la novità, appetibile, del riscatto alla pari dopo quattro anni. Va ricordato che chi perde la finestra del collocamento sul primario del Btp Più e lo acquisterà sul secondario non avrà questa possibilità di rimborso anticipato per il capitale.
L'emissione terminerà alle 13 di venerdì 21, salvo chiusura anticipata. Nel dettaglio, il tasso sarà pari al 2,8% per il primo, il secondo, il terzo e il quarto anno e al 3,6% per il quinto, sesto, settimo e ottavo anno. Al termine del collocamento saranno annunciati i tassi cedolari definitivi che potranno essere confermati o rivisti al rialzo, in base alle condizioni di mercato del giorno di chiusura dell'emissione.
Come per tutti i titoli di Stato, è prevista la tassazione agevolata al 12,5%, l'esenzione dalle imposte di successione nonché, come previsto dalla legge di bilancio 2024, l'esclusione dal calcolo Isee fino ad un limite massimo di 50mila euro complessivi. Ogni richiesta di acquisto verrà interamente soddisfatta, senza massimali previsti, a partire da un investimento minimo possibile di 1.000 euro.
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