È un salasso continuo ma adesso si rischia di infrangere alcuni record del passato: il prezzo dei carburanti è ormai fuori controllo, la benzina sta toccando valori anche di 2 euro a litro, inimmaginabile soltanto alcuni mesi fa.
La denuncia del Codacons
Il top dei prezzi si sta raggiungendo in questi giorni: il Codacons ha denunciato “una raffica di incrementi dei listini che supera in numerosissimi distributori della penisola la soglia psicologica dei 2 euro al litro“. Il presidente dell'Associazione dei consumatori, Carlo Rienzi, ha sottolineato gli aumenti su benzina e diesel che hanno interessato tutta Italia, da Nord a Sud. Il vero salasso è sulla "verde", che ormai viaggia verso la cifra folle anche superiore ai 2 euro a litro.
Più di 400 euro l'anno
Tra il caro bollette (luce, acqua, gas), l'aumento del prezzo delle materie prime di cui ci siamo appena occupati al Giornale.it, il colpo di grazia è dato dall'aumento senza freni dei carburanti che sono la causa principale del salasso delle famiglie italiane costrette a spendere una media di 430 euro in più l'anno per potersi spostare e andare a lavoro. "In occasione del Ponte dell’1 novembre", ha continuato Rienzi, "un pieno di verde o di gasolio a costare oggi circa 20 euro in più rispetto allo stesso periodo del 2020”, ha dichiarato a blitzquotidiano. E le notizie sono pessime: il conto già salatissimo è destinato a salire nelle prossime settimane a causa delle continue oscillazioni verso l'alto dei prezzi di listino. Rienzi vede un prossimo futuro nero come la pece. “Gli effetti di tale situazione rischiano di essere devastanti per le tasche dei cittadini e avranno ripercussioni negative sul potere d’acquisto dei consumatori e sui consumi di Natale”.
Quanto guadagna lo Stato
In questa situazione, l'unico guadagno è quello delle casse dell'Erario: come abbiamo scritto sul Giornale.it, secondo l'ufficio studi della Cgia (Associazione artigiani e piccole imprese), con la ripresa degli spostamenti e la crescita del prezzo di benzina, diesel e Gpl, l'erario otterrà un tesoretto che ammonta a circa un miliardo di euro. L'Associazione, infatti, spiega che a fronte dell'impennata del greggio verificatasi sin dall'inzio anno, è aumentato anche il gettito per le casse dello Stato, che applica l'Iva al 22% sulla base imponibile dei carburanti. E poi ci sono anche le accise, quindi una doppia tassazione.
"È superfluo ricordare che il prezzo alla pompa della benzina, del diesel e del Gpl per autotrazione non è determinato dallo Stato", sottolinea l'associazione, come riportato da ItalPress. "Tuttavia, l'aumento del costo dei carburanti registrato nel 2021 ha fatto senz'altro bene al Fisco, per nulla al portafoglio degli automobilisti". Come risponderà il governo Draghi a questo salasso?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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