Il governo vuole estendere la cedolare secca anche agli affitti dei negozi

La De Micheli: "La valutazione finale sarà fatta soltanto con i dati di assestamento dei conti pubblici, alla luce dei numeri non negativi del terzo trimestre"

Il governo vuole estendere la cedolare secca anche agli affitti dei negozi

Durante il suo intervento effettuato nel corso del trentesimo convegno del Coordinamento legali di Confedilizia di Piacenza, Paola De Micheli annuncia che al vaglio dell'esecutivo esiste l'intenzione di estendere la cedolare secca anche sugli affitti dei negozi.

"Oggi la possibilità di estensione della cedolare secca senza le attuali limitazioni rimane allo studio del governo", spiega il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, la quale preannuncia che sarà comunque necessario attendere prima di prendere una decisione in merito. "La valutazione finale sarà fatta soltanto con i dati di assestamento dei conti pubblici, alla luce dei numeri non negativi del terzo trimestre", puntualizza De Micheli.

Se queste condizioni saranno soddisfatte, quindi, pare possibile che i benbefici fiscali sui canoni di locazione, attualmente destinati alle abitazioni private ed alle persone fisiche, possano estendersi anche agli esercizi commerciali. Un passo che si potrebbe tuttavia effettuare non prima della prossima legge di Bilancio e che, a detta del sottosegretario all'economia Alessio Villarosa, vorrebbe fare anche lo stesso premier Giuseppe Conte: "Più volte ha detto che la vorrà fare", ha detto, come riportato da "Il Corriere".

Si è ovviamente parlato delle gravi difficoltà economiche dei proprietari di immobili, dimenticati dal governo in particolar modo con l'estensione del blocco degli sfratti (anche nel caso di locatari insolventi per cause non strettamente connesse all'emergenza Coronavirus)."Sono tanti i soggetti che hanno ottenuto ristoro per alleviare gli effetti della pandemia. Ci piacerebbe che i proprietari di immobili non venissero dimenticati, perché tra di loro ci sono tante famiglie che hanno negli affitti una forma di reddito che con l'emergenza Covid è venuta meno", ha denunciato il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa.

Dai parlamentari dell'opposizione presenti, vale a dire Alberto Bagnai (Lega), Maurizio Gasparri (Forza Italia), Andrea De Bertoldi e Tommaso Foti (Fratelli d'Italia) è arrivata ancora una volta la rischiesta di una non più rinviabile riforma del Fisco, specie per quanto riguarda l'ambito dell'immobiliare, tra i più colpiti.

I punti da portare all'attenzione del governo, per affrontare la crisi economica, sono la richiesta dell'estensione del credito d'imposta del 60% per bar, ristoranti e negozi almeno fino alla fine del 2020, l'eliminazione della "assurda regola della tassazione dei canoni non percepiti" ed una forte riduzione dell'Imu, definita ancora una volta e senza mezzi termini una "patrimoniale".

De Micheli, dal canto suo, si è limitata per il

momento a promettere che le tasse non verranno incrementate: "Non ci saranno aumenti delle imposte, stiamo cercando di lavorare esattamente sul fronte opposto", ha spiegato, come riporta "Il Corriere".

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